Ieri sera fiaccolata in memoria di Annalisa D’Auria uccisa dal compagno che si è poi suicidato. L’appello “no alla violenza”
Hanno sfidato la pioggia incombente pur di testimoniare il loro affetto ad Annalisa D’Auria e ai suoi familiari. E nello stesso tempo sensibilizzare le persone su una piaga come è quella del femminicidio. La fiaccolata è partita poco dopo le 18 di ieri da via Napoli, strada di Nocera Inferiore dove c’è uno striscione che ricorda il fratello di Annalisa, Carmine, scomparso prematuramente nel maggio del 2011 per un infarto. Qui ha sede l’associazione costituita dopo la sua morte e che ha organizzato la manifestazione. Un corteo di oltre 300 persone si è snodato per le vie del centro sino a raggiungere piazza Diaz dove ha sede il municipio. Il no alla violenza è riecheggiato per l’intero percorso, sottolineato anche da un grande striscione portato da alcuni ragazzi.
“Siamo qui come associazione – ha detto Enrico Ragone – per ricordare Annalisa e per dire no alla violenza”. “La fiaccolata – ha detto il cugino della vittima, Gabriel Battipaglia – vuole anche essere un appello a tutte quelle donne che subiscono in silenzio la violenza. Devono denunciare al minimo segnale di possibile pericolo. Così come bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica. Noi come famiglia, pur nel dolore, siamo qui per dire no alla violenza cieca che annienta vite umane e distrugge famiglie. Non bisogna dimenticare che anche la famiglia di Agostino Annunziata, l’uomo che ha ucciso Annalisa per poi togliersi la vita, è vittima di un destino atroce”.
Così come lo sono le due bambine, la prima di undici anni che vive a Nocera Inferiore con il papà e avuta da una precedente relazione. Poi c’è la più piccola, tre anni, nata dal rapporto tra Annalisa e Agostino. Alle due bambine, con molta cautela e con il supporto di psicologi, è stata detta la verità, quella atroce che la mamma non c’è più, e alla seconda che non vedrà più nemmeno il padre. A Torino c’è la sorella della donna uccisa, Rossella, vive in Svizzera. Ora si sta prendendo cura della nipotina, ne chiederà l’affido. Rossella è l’unica superstite della famiglia D’Auria, trafitta dal dolore più volte, prima la morte di Carmine, poi quella dei genitori Tonino e Raffaella, nove giorni fa Annalisa.
Alla fiaccolata c’era anche il sindaco Paolo De Maio. “L’evento di Rivoli – ha sottolineato – ha spezzato il cuore di tutti. La nostra comunità si è stretta intorno ad entrambe le famiglie che sono vittime impotenti di un avvenimento che ha lasciato tutti sbalorditi. L’amministrazione comunale non poteva restare a guardare ed è in prima fila per creare una coscienza contro ogni forma di violenza”. “Ci stiamo interrogando – ha detto l’assessore Federica Fortino – su quanto lavoro bisogna ancora fare per debellare la violenza di genere”. “Bisogna rimuovere le coscienze – ha precisato l’assessore Clotilde Supino – e inviare un forte segnale agli uomini anche a partecipare a iniziative come queste. Potrebbe essere un esempio importante”.