Cura dell’ictus cerebrale, l’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore centro di eccellenza europeo grazie alla stroke unit
di Christian Geniale
Alla stroke unit dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore è stato assegnato, per il secondo anno
consecutivo, il riconoscimento quale “Centro di Platino” nella cura dei pazienti colpiti da Ictus Cerebrale. Tale premio viene conferito da ESO Angels (European Stroke Organization Conference Angel Award), una
organizzazione europea che premia l’eccellenza nella cura e nella presa in carico dei pazienti colpiti da ictus
cerebrale, una patologia che rappresenta nel mondo la terza causa di morte e la prima causa di
disabilità grave permanente.
Il prestigioso riconoscimento è frutto della costante sinergia e collaborazione tra la Stroke Unit diretta dalla dottoressa Teresa Cuomo, l’ Unità operativa complessa di Neuroradiologia Interventistica diretta dal dottor Andrea Manto e il Pronto soccorso diretto dalla dottoressa Giovanna Esposito, che hanno permesso di mettere a punto un’ organizzazione rodata che consente la gestione completa dell’emergenza ictus.
Presso il nosocomio nocerino è infatti possibile ricevere nei tempi previsti dalle linee guida internazionali i
trattamenti più moderni che vanno dalla somministrazione di farmaci trombolitici endovenosi alla
ricanalizzazione dei grossi vasi arteriosi intracranici con tecnica endovascolare attestando lo stesso presidio
come centro HUB nella Rete dell’Emergenza Stroke. Alla dottoressa Cuomo sono state consegnate, nei giorni scorsi, le targhe che certificano, per il secondo anno consecutivo, l’alta professionalità della struttura.
Tale riconoscimento di carattere internazionale e a valenza europea, certifica gli ottimi livelli raggiunti nel percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale dell’Ictus ischemico sulla base di elementi ben precisi e misurabili: tempi di arrivo del paziente colpito al pronto soccorso, tempi intra-ospedalieri prima di ricevere il trattamento adeguato, ed infine i tempi necessari alla effettuazione del trattamento stesso. L’ictus cerebrale è infatti una patologia temp- correlata e quindi la tempestività e l’adeguatezza dei trattamenti condizionano in maniera determinante gli esiti della malattia in termini di minore mortalità ma soprattutto di riduzione della disabilità residua.
L’organizzazione europea ESO, prima di assegnare i riconoscimenti, monitora e controlla le prestazioni diagnostico- terapeutiche fornite ai soggetti colpiti da ictus ischemico allo scopo di migliorare il trattamento intra-ospedaliero, per dare quindi ai pazienti, come recita la “mission” dell’organismo europeo “una seconda opportunità di vita”.