Il proiettile deviato dalla cintura non ha leso gli organi. E’ stato operato all’Umberto I il giovane cinese all’indomani della rapina a Nocera Inferiore
In Italia lo chiamano Luca. E’ il 25enne ferito ieri sera da un rapinatore che gli ha sparato un colpo di pistola perché non gli aveva consegnato l’incasso del suo negozio in via Giambattista Vico a Nocera Inferiore. Ricoverato all’ospedale Umberto I, questa mattina è stato sottoposto ad un intervento chirurgico dal team del dottore Francesco Salzano. La pallottola si è conficcata in una zona sottocutanea dell’addome non andando a ledere organi vitali. Insomma una ferita di striscio che ha seguito “un tragitto favorevole”, ha spiegato il chirurgo. Il “tragitto favorevole” è stato determinato certamente dalla borchia della cintura che avrebbe deviato la corsa della pallottola. Il giovane non corre pericolo di vita.
Il padre di Luca, 53 anni, anch’egli ferito, questa mattina alle 9 ha regolarmente riaperto l’emporio. Anche lui era rimasto ferito. Ieri sera, durante la rapina, dopo che il bandito aveva esploso il colpo di pistola, si era avventato contro di lui brandendo un coltello. Il malvivente lo ha respinto colpendolo alla testa con il calcio della pistola. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale. Alla tentata rapina hanno assistito anche la moglie dell’uomo e madre di Luca ed il fratello minore, un ragazzo di 17 anni.
Ieri sera è stato il 53enne a mostrare ai carabinieri le immagini delle numerose telecamere disseminate nel negozio. Acquisite dagli investigatori potrebbero essere determinanti per individuare il rapinatore.
Il raid è avvenuto poco dopo le 20. Complice il freddo, la zona pur centrale, non era particolarmente affollata. In strada c’erano poche persone. Qualcuno, una decina di metri più avanti, stava aspettando l’autobus. Nel vicino bar gli avventori si preparavano ad assistere alla partita tra Napoli ed Inter. Nessuno si è accorto di nulla, nemmeno del colpo di pistola esploso dal rapinatore.
E’ stata la mamma a dare l’allarme. Dal vicino bar sono arrivati in suo aiuto alcune persone. Hanno trovato Luca a terra, il padre appoggiato ad uno scaffale che si manteneva la testa, impietrito dalla paura il figlio più piccolo. Uno dei soccorritori ha invitato il 25enne a restare fermo, gli ha alzato la maglia ed ha visto sul lato sinistro dell’addome un piccolo foro macchiato di rosso e la fibbia della cintura deformata dal proiettile. Poco dopo è arrivata un’ambulanza che lo ha trasportato all’Umberto I.
Nel negozio sarebbe entrato un solo malvivente. Indossava un casco. Ed aveva una pistola. Dopo la reazione dei commercianti è fuggito. In strada sembra lo aspettasse un complice a bordo di una moto. Inutili i posti di blocco istituiti dai carabinieri. Ora gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere.
La famiglia di imprenditori cinesi vive nello stesso stabile del negozio. Hanno avviato la loro attività circa otto anni fa. Sono ben voluti dall’intero quartiere per la loro disponibilità. Ben presto il loro negozio è diventato l’emporio dell’intera zona. Ieri sera tanti i commenti di profondo dispiacere per quanto accaduto.