Il vescovo Giudice contestato in piazza a Pagani durante la messa per la Madonna delle Galline, fischi e grida contro il prelato
Non appena il vescovo è apparso sul palco dove è stato allestito l’altare con la statua della Madonna delle Galline, sono iniziati fischi e grida di disappunto. Monsignor Giuseppe Giudice ha continuato imperterrito iniziando la messa per le celebrazione della Madonna del Carmelo, detta delle Galline.
I fischi sono continuati anche quando sono stati recitati il segno della croce e la prima preghiera della messa. La clamorosa protesta è rientrata soltanto quando è stato intonato il primo canto della liturgia. È successo questa mattina a Pagani in piazza Bernardo D’Arezzo, davanti al santuario della Madonna e al municipio.
Il vento “punizione divina” ?
Dopo la protesta si è alzato forte il vento. Qualcuno ha visto nel peggioramento del tempo quasi una “punizione divina”. Infatti la statua della Madonna è stata fatta rientrare prudenzialmente prima del previsto nel santuario, forse la risposta ai fischi. Il sindaco Lello De Prisco ha spiegato che “per evidenti problemi legati alla situazione meteorologica, con raffiche di vento che si prevede dureranno per tutta la giornata, l’Arciconfraternita della Madonna delle Galline, consultate anche le forze dell’ordine e la protezione civile, ha ritenuto opportuno che la statua della Madonna delle Galline rientrasse nel santuario, dove si svolgeranno regolarmente le celebrazioni oggi, compreso il rito dello scambio dei doni”.
Le plateali critiche mosse al vescovo della Diocesi di Nocera Sarno arrivano al termine di un periodo di forti frizioni per la decisione adottata dall’assemblea diocesana di non consentire, causa Covid e guerra in Ucraina, le processioni tra cui quella della Madonna delle Galline che si sarebbe dovuta tenere oggi a Pagani. Prima dei fischi, era il 3 aprile scorso, sulle mura delle principali città delle diocesi, furono affissi manifesti che annunciavano la morte di Giudice.