Questa mattina è toccato al sindaco di Nocera Inferiore testimoniare al processo scaturito dall’indagine “Un’altra storia”. Si tratta dell’inchiesta che nell’agosto del 2017 provocò un terremoto politico giudiziario a causa di una casa famiglia da costruire al quartiere Monte Vescovado e sulla cui realizzazione avrebbe avuto interessi l’ex boss Antonio Pignataro. A processo sono finiti, tra gli altri, Ciro Eboli, Carlo Bianco, Antonio Cesarano. L’accusa è di un presunto scambio politico elettorale. Nell’aula del tribunale di Nocera Manlio Torquato, con estrema puntualità, ha spiegato che la delibera adottata dalla giunta comunale non era esecutiva ma dava soltanto un indirizzo nella possibile decisione. Gli è stato anche chiesto perché aveva rifiutato la candidatura di Ciro Eboli a consigliere comunale. Torquato ha risposto che non era d’accordo in quanto parente del pregiudicato Michele Cuomo. All’udienza ha assistito anche Pignataro in teleconferenza dal carcere di Opera a Milano. La prossima udienza si terrà il 3 maggio.
Processo “un’altra storia”. Questa mattina la testimonianza di Torquato.
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