Sempre meno cittadini partecipano alla vita amministrativa della città
Parlare al deserto, o quasi: è quanto accaduto a Nocera Inferiore, nel corso di una seduta del consiglio comunale. L’esponente del Pd Gianfranco Giordano ha, infatti, lamentato una scarsa partecipazione dei cittadini, rivolgendosi al presidente del consiglio comunale, Fausto De Nicola.
«Libertà è partecipazione» cantava Giorgio Gaber. «Democrazia è partecipazione» verrebbe da dire. Invece, la partecipazione è proprio ciò che manca. Il triste spettacolo andato in scena a Palazzo di Città è il lucido epilogo di un problema che investe l’Agro e non solo: un diffuso sentimento di anti-politica.
Ascoltando per esempio le opinioni della gente per strada, i talk show televisivi e leggendo le interviste e i sondaggi sui giornali (o sui social) emergono alcuni convincimenti che spesso si ripetono e forniscono dati concreti: le persone preferiscono occuparsi d’altro. Altri rifiutano la politica perché, come si sente dire spesso, “Non mi interessa, tanto è tutto uno schifo”. Altri ritengono che la politica sia invece una cosa incomprensibile, magari perché non trova leader politici degni di fiducia, mentre altri attribuiscono il rifiuto e il conseguente allontanamento, al fatto di non poter incidere comunque sulle scelte decisive. Sostanzialmente, una gran parte di noi cittadini si sente legittimata a disertare le questioni politiche perché, in ultima analisi, la politica non lo merita, ha deluso, è sempre meno in grado di garantire sicurezza e protezione, persino un’etica.
Malgrado questo scenario non proprio incoraggiante, possiamo tornare ad interessarcene come il riflesso di un desiderio autentico di vivere insieme con gli altri. Servirebbero inoltre istituzioni più rappresentative, in grado di dare voce e visibilità alla pluralità delle opinioni e degli interessi presenti nella società. Non farlo è pericoloso per la stessa tenuta del sistema rappresentativo. Le armi a nostra, e vostra, disposizione si chiamano scheda elettorale e matita copiativa. Solo così il popolo, sempre sovrano, promuove o boccia un candidato. Un primo passo: partire da qui.