Perquisizioni anche a Foggia. La polizia ha visionato i filmati delle telecamere di sicurezza. In arrivo i Daspo
“Ci sarà una marea di Daspo”. Lo aveva detto ieri mattina il dirigente del commissariato di polizia di Nocera, il vicequestore Luigi Amato all’indomani degli incidenti prima e dopo la partita tra Nocerina e Foggia. In realtà ci sono degli arresti. Sono tre.
Due persone, già note alle forze dell’ordine, questa mattina sono state fermate con l’accusa di danneggiamento e resistenza aggravata. Il terzo è il fratello di uno dei due che, per evitare il fermo del congiunto, ha aggredito il vicequestore Amato ferendolo ad un braccio, l’accusa è di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il poliziotto ha dovuto far ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso. Da questa mattina, infatti, gli uomini della Digos e della Sezione investigativa, stanno effettuando una serie di controlli e perquisizioni nelle abitazioni di persone che, secondo la polizia, avrebbero partecipato ai disordini prima della gara.
La polizia sta cercando di ricostruire la dinamica degli incidenti ed in particolare quando, all’esterno dello stadio all’arrivo della carovana di tifosi foggiani, è esplosa una bomba carta. Gli agenti vogliono capire chi l’ha fatta esplodere provocando la reazione degli avversari. Potrebbe essere stato un agguato teso ai pugliesi oppure una loro provocazione diretta ai nocerini e che ha scatenato poi la rissa.
Daspo e fermi nelle prossime ore anche Foggia dove la polizia è al lavoro per identificare le persone che, nel tragitto tra Nocera e Cava dè Tirreni, hanno devastato negozi e automobili. Gli agenti pugliesi stanno visionando i filmati ed in particolare le immagini della telecamera di sicurezza di una sala scommesse sulla via Nazionale a Nocera Superiore dove teppisti foggiani hanno preso a sprangate porta e vetrine del negozio. Quasi tutti erano a volto scoperto ed individuarli sarà semplice.
Dalla Puglia sono rimbalzate le dichiarazioni del presidente del Foggia. Roberto Felleca ha detto che i tifosi foggiani sarebbero stati provocati ed aggrediti dalla tifoseria campana. “Ero dietro la pattuglia della polizia di Foggia che scortava i nostri tifosi – ha detto il presidente – quando ci hanno teso un agguato spaventoso e pericolosissimo che ha messo a rischio l’incolumità e la vita della persone presenti”.
“Sono volate pietre che hanno mandato vetri in frantumi, è la seconda volta che accade, visto che anche a Brindisi i nostri tifosi sono stati provocati e aggrediti”. “Questi – ha continuato Felleca – sono i risultati frutto del nostro inserimento in questo girone, una sorta di premio dopo aver pagato 500 mila euro a fondo perduto e 50 mila euro di iscrizione”.
“Noi abbiamo un’organizzazione e una tifoseria da serie A, guidata da uno Slo professionale e competente ma veniamo trattati in questi campi in modo dilettantistico in tutti i sensi. Ora basta, chiamerò in Lega: va bene tutto ma non possiamo subire in questo modo, né possiamo attendere che ci scappi il morto”.
A Nocera la pensano diversamente, soprattutto le persone che hanno subìto la violenza, fin troppo evidente nelle immagini delle telecamere di sicurezza. Probabilmente il presidente Felleca non le ha viste.
C’è chi invece tende a giustificare gli uni o gli altri tra provocazione e risposta. Non va dimenticato, però, che la violenza non è mai giustificabile. E il calcio, così, è ormai morto.