A settembre i tre frati lasceranno Sant’Andrea ma il convento non chiuderà e la domenica ci saranno le celebrazioni eucaristiche
Il convento e la chiesa di Sant’Andrea non chiudono anche se i frati saranno trasferiti. La notizia era attesa da tantissimi fedeli che identificano nel monumentale complesso religioso uno dei simboli di Nocera Inferiore. La struttura, fu edificata nel 1563 dal duca Alfonso Carafa, domina la città dalla collina sulla cui sommità c’è il castello medievale. Convento e chiesa appartengono alla Provincia Napoletana dei Frati Francescani Minori Cappuccini guidata da padre Gianluca Savarese.
Attualmente il convento è abitato da tre frati, due di loro sono a Sant’Andrea da dieci anni. Provvedono alla gestione del convento che, con il tempo, è diventata molto onerosa ed è una delle cause del loro trasferimento. A tre anche il compito delle funzioni religiose. Un frate è anche parroco della chiesa di San Bartolomeo che si trova nella zona a ridosso della collina al quartiere Pietraccetta Piedimonte.
Proprio l’altro giorno il vescovo della Diocesi, Giuseppe Giudice, ha nominato don Giuseppe Villani nuovo parroco che inizierà a guidare la comunità religiosa dal prossimo settembre, quando i frati Cappuccini lasceranno Sant’Andrea. Al suo fianco, come vice parroco, avrà un altro giovane sacerdote, don Domenico Petti. Il vescovo Giudice, a margine della firma delle nuove nomine, ha voluto ringraziare i Cappuccini per il servizio pastorale svolto nella parrocchia nell’ultimo periodo.
La partenza
Nonostante la partenza dei frati, prevista per l’inizio del prossimo mese di settembre, chiesa e convento non chiuderanno. Il Padre provinciale, che il prossimo 9 luglio sarà in città in occasione della festa di Santa Veronica Giuliani, ha assicurato che la domenica e nei giorni festivi nella chiesa in collina saranno assicurate le funzioni religiose. Sarà lo stesso padre provinciale a indicare, di volta in volta, il sacerdote che celebrerà messa. Nel frattempo l’Ordine Francescano Secolare (OFS), ovvero la fraternità di laici che sono stati chiamati a vivere il vangelo sulle orme di Francesco, continuerà a operare così come l’associazione “Sant’Andrea laudato sii”. Entrambe le organizzazioni, infatti, hanno sede nel convento.
![convento](https://www.inprimanews.it/wp-content/uploads/2022/06/protesta-chiusura-convento-santandrea-1024x768.jpg)
L’impegno
L’associazione, composta da un cospicuo numero di simpatizzanti francescani e laici, ha proposto di prendersi cura del convento e garantire la manutenzione e la vita della struttura con attività socio- culturali e benefiche che non alterino la destinazione del luogo. Anche il sindaco Paolo De Maio, in una lettera inviata al padre provinciale, si era detto contrario alla chiusura. “Il convento di Sant’Andrea – si legge nel documento – rappresenta una realtà indispensabile per la nostra comunità. La collina del Parco perderebbe un qualificato punto di riferimento spirituale, caritativo e anche culturale”. Nei mesi scorsi diverse associazioni raccolsero centinaia di firme per chiedere che Sant’Andrea continuasse a vegliare sulla città.