Una situazione surreale al pronto soccorso dell’ospedale Martiri Villa Malta, la senatrice Angrisani “dimettetevi tutti”
Colpo di scena a Sarno per le sorti dell’ospedale Martiri Villa Malta che sembra non uscire fuori da una situazione di collasso totale. I medici dell’Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, hanno fatto sapere di non voler essere operativi al reparto di pronto soccorso, rifiutato dunque l’incarico. Questo a due settimane dall’approvazione della delibera con cui il sindaco Giuseppe Canfora, inviava una serie di proposte al ministro della Salute Roberto Speranza, alla Regione Campania e alla direzione dell’Asl Salerno per la riapertura del reparto ortopedico e da cui aveva ottenuto il via libera per l’integrazione del personale medico per il reparto d’urgenza.
L’impiego dei camici bianchi dell’Usca, per i codici bianchi e verdi, era previsto per la fine di giugno a supporto del personale ospedaliero che da diverse settimane lavoro in condizioni stremanti. Un rifiuto che ha fatto davvero scalpore a tal punto da costringere il primario di cardiologia, il dottor Gerardo Riccio, a minacciare le dimissioni. Nonostante il concorso indetto dall’Asl Salerno per le assunzioni dei medici dell’emergenza urgenza e ortopedia, e l’immissione in ruolo presso il nosocomio di due medici del reparto ostetricia e ginecologia, progressi confermati dalla deputata del MoVimento 5 Stelle Virginia Villani, tutto ciò rappresenta una criticità di non poco conto per il direttore sanitario della struttura Rocco Calabrese, in difficoltà nel garantire i livelli minimi di assistenza per l’utenza, con la situazione che, giorno dopo giorno, si complica sempre di più.
“Una telenovela”, così definisce la condizione dell’ospedale sarnese la senatrice di Alternativa Luisa Angrisani. La stessa, intimando le dimissioni dei responsabili ha affermato che “la politica ha delle forti responsabilità su questa incresciosa vicenda e mi chiedo il M5S, soprattutto i suoi parlamentari locali, che ancora oggi continuano ad annunciare fantasiose soluzioni, De Luca, padre e figlio, cosa hanno da dire” ha poi concluso la Angrisani. (Francesco Rea)