Non è andata a buon fine la mediazione della prefettura per la vertenza tra precari e Piano di zona per i servizi sociali Ambito S1
“Non ci resta che lo sciopero”. Lo hanno detto con amarezza i lavoratori precari del Piano di zona per i servizi sociali dell’Ambito S1 (Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte) dopo il fallimento del tentativo di mediazione di questa mattina in prefettura a Salerno. Evidente l’amarezza dei lavoratori che da mesi chiedono “stabilizzazione dei servizi sociali e superamento del precariato”.
“Il tavolo – hanno spiegato in una nota i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Csa – purtroppo ha avuto esito negativo. Nonostante le precedenti e numerose richieste i sindaci dei quattro Comuni dell’Ambito Territoriale S01_1, facenti parti del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito, non hanno voluto interloquire e trovare un accordo rispetto alla questione della strutturazione dei servizi e la connessa stabilizzazione del personale. Il rammarico riguarda soprattutto il fatto che non si tiene in conto l’importanza di questi servizi, che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza e che pertanto dovrebbero essere garantiti in maniera stabile e che rischiano di vedere vanificato il lavoro svolto in questi anni rispetto soprattutto a minori e famiglie e più in generale ai soggetti fragili”.
“Considerando la normativa attuale e l’emergenza di nuovi bisogni determinati dalla pandemia – hanno invece dichiarato un gruppo di lavoratori – ci potrebbe essere la possibilità sia di stabilizzare il personale precario, che abbia maturato i requisiti della legge Madia, che prevedere nuove assunzioni per soddisfare i parametri indicati dal legislatore in materia sociale. A gran voce continuiamo a chiedere un tavolo tecnico con i sindaci dei quattro Comuni”.