I residenti hanno presentato una diffida per chiudere Piazza Caduti di Nassirya “non è sicura”. La replica “area fruibile all’uso”
L’ultimo atto, in ordine di tempo, della telenovela Piazza Caduti di Nassirya, è una diffida inviata dall’avvocato Antonio Sarno al sindaco di Nocera Inferiore e al dirigente dell’Ufficio tecnico comunale. Il legale ha agito per conto dei cittadini residenti vicino alla piazza, “ma stiamo costituendo un comitato”, hanno anticipato alcuni di loro. Nel documento si diffida il Comune “a provvedere ad horas alla messa in sicurezza della Piazza Caduti di Nassirya, recintandola in modo che nessun cittadino ne possa usufruire, così come disposto dal Prefetto di Salerno”. Il riferimento è alla nota del 6 novembre del 2019 quando la prefettura chiese al sindaco Manlio Torquato “di voler assicurare lo scrivente ufficio in ordine alla messa in sicurezza del sito a tutela della pubblica e privata incolumità”.
Tutto era nato da un precedente esposto dei residenti. Secondo quanto ricostruito la piazza è priva di un collaudo, ci sarebbero state difformità nel corso dell’esecuzione dell’opera e ci sono infiltrazioni d’acqua che hanno provocato lesioni nei parcheggi sottostanti. Insomma, sostengono i cittadini, il rischio è concreto per cui la piazza va chiusa. Oggi, infatti, l’area è aperta al pubblico. Ci sarebbe un certificato di fruibilità firmato dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Gerardo Califano. Questo contrasta, secondo la diffida dell’avvocato Sarno, con il provvedimento del 25 novembre del 2017 quando “la stessa amministrazione comunale ha provveduto ad ordinare la chiusura della piazza per evidenti esigenze di pubblica incolumità, limitandosi tuttavia, a recintarla con dei nastri che sono stati immediatamente rimossi da alcuni cittadini che attualmente usufruiscono della piazza stessa”.
Tra i documenti c’è la perizia tecnica di parte redatta dall’ingegnere Massimo Pappalardo, il quale scrive che la piazza “non può essere aperta al pubblico perché mancano le condizioni di sicurezza strutturale con gravissimo rischio per la pubblica incolumità”. Va dunque chiusa “mediante posa in opera di recinzione di cantiere a norma di legge”. A dar man forte alle tesi dei cittadini c’è anche il collaudo redatto nel maggio 2017 dall’architetto Fabrizio Sirica. Il parere del tecnico, chiamato in causa dall’amministrazione comunale, è stato negativo per una serie di criticità realizzative come infiltrazioni di acqua che hanno creato lesioni nei solai di copertura del piano interrato. Sotto la piazza ci sono 39 garages mai completati.
Dal Comune confermano che la piazza è fruibile in quanto è stata messa in sicurezza. E’ stato rescisso il contratto in danno con l’impresa edile che, però, nonostante le diffide ricevute, non ha mai effettuato i lavori di messa in sicurezza.