“La piazza terra di nessuno. Noi vittime di vandali e drogati”. Petizione alla procura della Repubblica e al prefetto di Salerno
Nuovo allarme delle persone che vivono intorno piazza Caduti di Nassirya a Nocera Inferiore. Questa mattina sono state trovare nel prato di un’aiuola e in un viale laterale alla piazza alcune siringhe da insulina utilizzate dai tossicodipendenti per iniettarsi droga. “E’ la conferma – hanno detto alcuni residenti – che in quella zona non c’è nessun controllo e che è terra di nessuno”.
Il ritrovamento delle siringhe in una zona densamente abitata e frequentata anche da bambini per la presenza di una scuola, rilancia anche un segnale di carattere sociale, l’utilizzo di una droga, verosimilmente eroina, che sembrava essere stata soppiantata da altre sostanze stupefacenti.
Due settimane fa i residenti avevano presentato un’istanza al prefetto di Salerno, alla procura della Repubblica, al Comune di Nocera Inferiore e al commissariato di polizia per chiedere la chiusura della piazza che “non può essere aperta al pubblico perché mancano le condizioni di sicurezza strutturale con gravissimo rischio per la pubblica incolumità”.
Nella petizione con centinaia di firme si chiede “l’effettiva ed immediata chiusura della piazza, sia dall’accesso di via Siciliano che da quello di via Vitolo, di adottare, dopo la messa in sicurezza della piazza, tutte le misure idonee come una maggiore illuminazione, telecamere di video sorveglianza, servizio di guardiania notturna, idonee a far cessare gli schiamazzi e l’uso anomalo della piazza evitando che la stessa diventi oggetto di attività delinquenziali”. Un altro problema, infatti, sono gli schiamazzi notturni.
Chi abita in quel luogo sostiene che “la notte ormai è impossibile dormire”. Raccontano di “luogo di ritrovo di tossicodipendenti”, “un posto dove appartarsi”, “dove fare l’alba ascoltando musica ad alto volume”. Insomma, “terra di nessuno”. “Senza dimenticare – denunciano i residenti – il degrado, la sporcizia, gli episodi di vandalismo”.
Piazza Caduti di Nassirya, secondo la perizia tecnica dell’ingegnere Massimo Pappalardo, “non può essere aperta al pubblico perché mancano le condizioni di sicurezza strutturale con gravissimo rischio per la pubblica incolumità”. Va dunque chiusa “mediante posa in opera di recinzione di cantiere a norma di legge”.