Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione delle indagini. Per gli inquirenti, la morte di Elia “una tragica fatalità”
Per la procura di Isernia non c’è nessun colpevole per la morte di Elia Carroccia, la giovane 32enne di Nocera Inferiore deceduta l’agosto scorso, mentre si trovava sul sentiero dei “Fringuelli“, nei pressi del ponte tibetano di Roccamandolfi, insieme al fidanzato e ad alcuni amici per trascorrere una giornata fuori città. Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione dell’indagine, ora toccherà al giudice per le indagini preliminare accogliere la richiesta o disporre ulteriori accertamenti.
Fatale per la giovane sarebbe stato un passo falso mentre percorreva il sentiero che, come è poi emerso dalle indagini, era contrassegnato “per esperti” con un apposito cartello di pericolo. Chi decideva di seguire quel percorso, insomma, doveva essere prudente e indossare un abbigliamento adatto.
La ragazza, cadendo, è precipitata in una gola, un burrone profondo circa 80 metri. Fu necessario l’intervento dei vigili del fuoco per il recupero del corpo, operazioni durate circa sei ore. Al momento, dunque, non ci sarebbero responsabilità per quella tragedia, secondo le valutazioni del sostituto titolare del fascicolo.