I sindacati scrivono al prefetto e proclamano lo stato di agitazione per il rischio occupazionale a Villa dei fiori, c’è un calo di prestazioni e di lavoro
Ora a rischio ci sono i posti di lavoro. Se fino a qualche settimana fa l’attenzione era rivolta ai pazienti in attesa di avere il via libera per le terapie di riabilitazione, oggi il fronte si posta sui livelli occupazionali. Le organizzazioni sindacali Cisl e Uil Funzione Pubblica hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti del centro di riabilitazione Villa dei fiori di Nocera Inferiore invitando il prefetto di Salerno ad avviare la procedura di conciliazione. L’azienda ha annunciato ai dipendenti un prossimo ridimensionamento dei livelli occupazionali.
“Tutto nasce – si legge nella nota inviata alla prefettura – in una disparità di trattamento che il Distretto 60 di Nocera Inferiore sta applicando nei confronti di Villa dei Fiori, si passa da tempistica non certamente adeguata per l’assegnazione dei nulla osta per procedere ad interventi terapeutici riabilitativi a raggiunti tetti di spesa (già in febbraio) per l’anno corrente per finire ad ipotetiche liste d’attesa che sistematicamente la struttura dichiara di non averne iscritti. Ciò nonostante sembra che molti dei pazienti vengano deviati presso altre strutture”.
“Tutto questo – hanno spiegato Antonio De Sio della Cisl Funzione Pubblica e Antonio Malangone della Uil Funzione Pubblica – provoca anche un abbattimento delle Com, le capacità operative massime, della struttura che allo stato attuale sono al di sotto degli standard e del budget per essa stabiliti dalla stessa Asl Salerno”. Le conseguenze, secondo i sindacalisti, provoca diverse conseguenze negative per il personale. “I dipendenti – hanno sottolineato – sono messi momentaneamente in ferie in attesa prossimamente di verosimili licenziamenti, appena la legge lo consentirà. Risulta chiaro che invece di far fronte alle innumerevoli esigenze della popolazione già stremata della pandemia ed ancor più le persone bisognose di cure, come recita il dettame del governatore della Campania Vincenzo De Luca, si apre un estenuante braccio di ferro tra il Distretto e Villa dei fiori che nuoce ai richiedenti assistenza e cura, a coloro che sono maggiormente emarginati”.
“Tutto questo oggi sta alimentando tensione tra i lavoratori e la situazione richiede urgentemente dei chiarimenti sostanziali per evitare ogni possibile conseguenza negativa sul futuro lavorativo dei dipendenti”. Le organizzazioni dei lavoratori “si riservano di promuovere tutte le azioni e le iniziative sindacali necessarie al ripristino della grave criticità denunciata”. La nota è stata inviata anche ai sindaci di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte, città su cui ha competenza il Distretto sanitario 60.