Un progetto di viabilità eco sostenibile per ridurre in città il tasso d’inquinamento. Sotto esame il piano urbano di mobilità
Il coronavirus ha letteralmente stravolto le nostre abitudini e portato enorme attenzioni sugli stili di vita. Nei mesi della fase più acuta dell’emergenza sanitaria, abbiamo assistito a città praticamente desolate. Scene che solo nella pellicola hollywoodiana di “Io sono leggenda” abbiamo potuto assistere. Strade deserte dove il silenzio regnava sovrano. Eppure, però, il dato che è emerso ci deve portare a riflettere. I livelli d’inquinamento in quelle città dove il valore delle polvere sottili nell’aria era due se non tre volte superiore al limite consentito, si sono drasticamente abbassati. Nei mesi di stop forzato le amministrazioni, oltre a fronteggiare l’emergenza, hanno riflettuto sui dati raccolti. E se fosse arrivato il momento di una città sostenibile, più pulita e sana, con una drastica attenzione nelle immissioni? Forse è davvero la volta buona.
A Nocera Inferiore si sta realmente pensando di operare un cambio di marcia, anzi un cambio di mobilità. L’intento è ancora più concreto se si pensi alla voler dare forma a un circuito di mobilità elettrica, favorendo la circolazione di veicoli a zero imissioni e all’istallazione di postazioni bike sharing. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Manlio Torquato, punta a sviluppare un progetto di viabilità eco sostenibile che alleggerisca il tessuto urbano delle criticità registrate nel corso deegli anni. Migliorare la vivibilità e la viabilità attraverso un piano strategico condiviso. Da qui è in corso uno studio per poter dotare la città di un Piano urbano di mobilità sostenibile. Nell’incontro di questa mattina a palazzo di città ne hanno parlato gli assessori Imma Ugolino, Nicoletta Fasanino, Mario Prisco e l’ingegnere Guido Francesco Marino al quale è stato affidato l’incarico della progettazione.
Eppure, in città, già in passato si è lavorato per migliorare la qualità della viabilità migliorando gli stili di vita. Un esempio è stato l’Anello verde, un’iniziativa di mobilità sostenibile che mirava ad incentivare l’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani, limitando così l’uso delle auto. Oppure il Bikenight che ha dato piena dimostrazione di come poter percorrere la città, dal centro alla periferia e viceversa, limitando l’impatto ambientale riducendo lo smog. Iniiative che hanno potuto far constatare la concreta possibilità di ridurre le concentrazioni di sostanze inquinanti nell’aria, potendo generare effetti positivi solo con la consapevolezza di dovere procedere, da parte dei cittadini, a un cambio delle proprie abitudine in tema di mobilità.
Lo studio del Piano urbano di molibilità terrà conto anche delle precedenti pianificazioni. Inoltre saranno coinvolte associazioni di categoria e cittadini per la presentazione di osservazioni sullo studio realizzato.