“La musica mi aiuta, durante il lavoro non posso farne a meno. È la mia musa. La grafica è tutto”. Il giovane artista si racconta a Inprimanews
di Christian Geniale
Nato e cresciuto a Roccapiemonte, classe ’91, grafico designer, amore indiscusso per la musica, cultore dell’arte a tutto tondo e un gran talento da mettere in bella mostra. Lui è Luca Salzano che ha reso il suo lavoro trampolino di lancio per mete ambiziose. La sua giovane età non è affatto un limite, ha le idee ben chiare, spalle forti di tanta esperienza. Far conoscere al grande pubblico la sua grande passione che fin da subito lo ha rapito. La sua penna grafica è lo strumento che mette in mostra il brio. Ama il calcio e il nuoto che si diletta a praticare. Ma come si suole dire, al cuore non si comanda. Luca ha scelto la creatività, il disegno e la grafica che lo conducono verso nuove esperienze. Come quella che ha vissuto pochi giorni fa, ad Agropoli, nell’imponente quanto lussureggiante cornice del Castello Angioino Aragonese.
Il giovane grafico è stato tra i finalisti della terza edizione del premio Artkeys, un vernissage con lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea. “Una manifestazione che ho potuto conoscere grazie ad un’amica – ci confida raccontandosi – che lesse il bando, un’open call per promuovere artisti emergenti sia nel settore della pittura, della scultura e della grafica. Decisi di provare cercando di entrare tra i finalisti. Volevo essere protagonista dell’esposizione finale”. La sua caparbietà lo ha trascinato alla fase finale, rientrando tra i 75 finalisti divisi nelle sei sezioni di Pittura, Scultura e Installazione, Fotografia, Videoarte, Illustrazione e Graphic Design, Performance. Oltre 300 gli iscritti al concorso. Nella sua sezione, Illustrazione e Graphic Design, erano in 15 a contendersi il premio, provenienti anche dall’Asia e dall’Africa. “Un’esperienza bella ed emozionante, ero l’unico finalista in gara a rappresentare la Campania. Una manifestazione internazionale che mi ha permesso di confrontarmi e conoscere tanti professionisti del settore”.
“Pescamorfosi”
L’opera presentata al premio internazionale, promosso dall’associazione culturale Blow up, ha un significato davvero nobile e attuale. Voler bene l’ambiente, proteggendolo dall’inquinamento. E ha voluto raccontarla con noi di Inprimanews. “Parla di un’esperienza che ho vissuto in prima persona, anche se l’ho voluta rappresentare in modo diverso. Tutto è nato da un momento di rabbia. Ero in auto e guidando ho notato il conducente dell’auto che mi precedeva gettare una bottiglia di plastica dal finestrino. Un gesto che mi ha fatto davvero tanto male e che mi ha portato a riflettere”.
“Dopo la grande mobilitazione internazionale e le tante associazioni che si spendono per sensibilizzare l’importanza della tutela e difesa dell’ambiente – ha continuato Luca – ci sono ancora persone che gettano rifiuti, così con tranquillità, inquinando e danneggiando i nostri spazi? Tornando a casa iniziai a creare e immaginai il percorso che avrebbe compiuto quella bottiglia. Gettata dall’auto andrà in una fognatura che a sua volta la porta verso un fiume e questo sfocerà in mare. Una catena che ha trasformato la bottiglia, attraverso una metamorfosi, in pesce. Un pesce finito nelle reti di un pescatore che mostra “fiero e soddisfatto” il frutto del suo lavoro. Un bel esemplare di pesce plastica e, tra qualche anno, i nostri mari potranno essere popolati da bottiglie con la coda. Il mio intento è un modo per sensibilizzare chi mi sta attorno. Poi per il pescatore mi sono ispirato a una foto che scattai qualche tempo fa a Cetara“.
I progetti, quelli passati e quelli che verranno.
Luca non è nuovo a queste manifestazioni di caratura nazionale e internazionale. Lo scorso anno, infatti, ha partecipato all’evento “Un manifesto per Genova”, un’art exhibition a sostegno di una raccolta fondi a favore delle associazioni che hanno prestato cure e soccorsi agli sfollati della tragedia del ponte Morandi. In questi giorni, poi, ha consegnato una nuova opera per un evento che si terrà a Cremona. Luca vuol portare, in giro per l’Italia e nel mondo, il suo modo d’intendere l’arte grafica. “Un settore però – dice con un po’ di amarezza – ancora di nicchia, a differenza della pittura o della scultura che hanno una visibilità più di prestigio e di importanza. Un settore che viene ancora un pò screditato, ritenendo che a creare e disegnare sia il computer senza apprezzare l’idea che ha portato a realizzare poi la tua creatura, e forse è quella che ti fa sudare di più”.
Il giovane grafico, però, ha una serie di idee e progetti da concretizzare e che sono tutt’ora in cantiere. “Una vera e propria mostra da tenere e allestire – ha svelato Luca – quando l’arte e la cultura possano esprimersi al meglio, senza alcun tipo di restrizione ma soprattutto quando questa emergenza sanitaria sarà finita”.