La candidata sindaco a Pagani, Fezza pone come un marchio di fabbrica la coerenza. Ma attenzione al finto nuovo che sa tanto di marcio”.
Non è un sondaggio ma la conferma di scelte determinate che nel corso degli anni si sono sempre più consolidate diventando quasi un marchio di fabbrica. Ne ha parlato Enza Fezza, candidata sindaco al Comune di Pagani per Fratelli d’Italia, in un colloquio con www.inprimanews.it. Non è un gesto di presunzione ma un’analisi della sua storia politica che, passo dopo passo, l’ha portata a candidarsi per guidare la città e rimetterla in carreggiata. Ed è sulla coerenza che l’imprenditrice ha posto delle domande ai suoi concittadini chiedendo se essa accresce la fiducia in lei.
“La mia storia https://www.inprimanews.it/politica/fezza-riportiamo-pagani-al-centro-della-sua-storia-11920.html– racconta Enza Fezza – è intrisa di coerenza. Sono sempre stata di destra e non ho mai venduto alla sinistra i consensi. Mai ho immaginato di aver cambiato schieramento per ottenere vantaggi personali o per la mia famiglia. Così come non ho mai raggirato i giovani cavalcando le loro insoddisfazioni e, cosa ancora più grave, averli nutriti di odio e di pregiudizio. Insomma scelte coerenti sia dal punto di vista etico che morale”.
Il termine coerenza è diventato uno slogan della campagna elettorale di Enza Fezza. E c’è un manifesto che rilancia questa semplice parola ma che affonda in solide radici personali e familiari: “Io mi chiamo coerenza”.
“Lo slogan – precisa la candidata sindaco di Fratelli d’Italia – mi è stato suggerito dall’avvocato Massimo Tramontano durante una riunione politica. Mi è piaciuto subito. Ma, nello stesso tempo, mi sono chiesta, cosa ne pensano i miei concittadini? La coerenza si traduce in fiducia?”.
Poi un appello. “Oggi – ha sottolineato Enza Fezza – in tanti parlano del nuovo che avanza. Attenzione a non farsi abbindolare, bisogna essere sempre lucidi e lungimiranti, questo nuovo tanto propagandato è lo scarto. Solo essendo liberi e senza pregiudizi la politica potrà ritornare ad essere una cosa nobile e coraggiosa e la coerenza un valore a cui puntare. Devo ringraziare l’onorevole Edmondo Cirielli che ha insegnato a tutti noi di tenere sempre la schiena dritta in ogni circostanza, di essere sempre coerenti. Siamo tutti orgogliosi di avere un leader che della coerenza ne ha fatto una bandiera e che reca, per la sua fedeltà e lealtà, tre stellette sulle mostrine da capitano dell’Arma dei Carabinieri”.