La storia del falso montaggio che ha scandalizzato Nocera Inferiore e che ha scatenato un dibattito dalle mille voci. Sino alla richiesta delle dimissioni del sindaco Torquato
La fabbrica del falso. Anche io ci sono cascato. Non mi sono accorto che la fotografia pubblicata questa mattina dal sindaco di Nocera Inferiore mostrava delle anomalie. La fonte tra l’altro, ma non vuole essere una scusante, era autorevole. Quando Manlio Torquato l’ha postata ero in una farmacia, a dire il vero all’esterno perché faceva servizio a “battenti chiusi”. Anche io avevo notato, anche se in un’altra zona della città, tantissime persone in strada, qualcuno anche senza mascherina. Uno di loro addirittura ha salutato un amico stringendogli la mano. Mi sono detto “ma non vedono la tv, non ascoltano un telegiornale, non si informano”. Mentre ero in fila, a distanza di sicurezza e con la mascherina sul volto, mi è arrivato il post del sindaco. E con il telefonino ho confezionato la notizia pubblicandola su www. inprimanews.it.
Rientrato a casa mi arriva la telefonata di un collega, “la foto di Torquato sembra falsa, un fotomontaggio”. Vado al computer, ingrandisco la foto, non riesco a trovare anomalie se non le tante automobili in una zona pedonale. “Saranno autorizzate”, penso. Giro l’istantanea ad un fotografo, di quelli bravi, “la guardo e ti dico”, mi risponde. Dopo qualche minuto mi richiama, “mi sembra un fotomontaggio ma è stato fatto molto bene, da professionisti”. “Guarda – mi dice – la mascherina sul volto delle persone, è sproporzionata rispetto agli occhi”. Poi mi fa notare altre anomalie come il colore delle pareti di alcuni edifici o il volto sfuocato di alcuni passanti. Insomma “è un falso anche se ben fatto”.
Nel pomeriggio sono tornato su Facebook ed ho visto l’enorme quantità di commenti sul post del sindaco, un dibattito con mille voci. Qualcuno ha anche chiesto le dimissioni, altri hanno parlato di “frasi fatte e offensive” con la richiesta di scuse alla città. C’è anche chi ha accusato noi giornalisti, non poteva essere altrimenti, perché anche noi ci siamo cascati, noi che dovremmo avere un occhio particolare sulle false notizie e sulla verifica delle fonti. Poi l’apoteosi finale della fabbrica del falso, uno screen shot, (istantanea che si ricava dal telefonino) nel quale c’era scritto che il sindaco domani (ma non è domenica?!) avrebbe rassegnato le dimissioni. Ovviamente non è vero. Sono reali, invece, le mie scuse per una notizia che ho dato senza riscontrare la fonte. Ma ora pensiamo a fare il nostro dovere di cittadini rispettando le norme perché, come ha scritto Vincenzo Stile , “il Coronavirus è una brutta bestia, non è purtroppo un fake”.
Mi piace chiudere questo pezzo rifacendomi ad un post scritto su Facebook da Gio Passero: “Ma i veri complimenti vanno alla m… che ha creato quella foto. Ti starai divertendo vero? Che gusto ci provi a infangare un popolo che da due mesi è rispettoso delle regole? L’ unico fake sei tu po… omm…”.