Teresa Forino, proprietaria di Dadà di Nocera Superiore, ha racchiuso in una foto l’agonia del commercio, “non saremo più gli stessi”
“Mi manca il rito mattutino di aprire la serranda, la mia finestra sul mondo, la soddisfazione di una vendita, l’euforia per la nuova collezione, l’impegno per una vetrina, l’ingegno per un efficace allestimento del negozio, le ore impiegate per lo scatto giusto da pubblicare sui social, il chiacchiericcio dei miei clienti, il consiglio per la scelta dell’abito giusto. Perché è proprio attraverso un abito che entro in contatto con la vita dei miei clienti, con la loro personalità, i loro umori, i loro sogni, con le loro storie, che diventano anche un pò le mie, aiutandoli a sentirsi bene nella propria pelle di fronte al mondo”.
Lo ha scritto in un commovente post su Facebook, Teresa Forino, proprietaria del negozio di abbigliamento Dadà Outlet nella galleria commerciale Nuceria a Nocera Superiore descrivendo in prima persona la crisi del commercio
“Sono qui, nel ventre della mia creatura, il mio mondo, il mio spazio, il mio negozio costruito con sacrificio, dedizione e passione, raggomitolata su me stessa in un abbraccio solitario a luci spente”
Teresa Forino
Forino racconta l’amarezza, lo sconforto, la delusione e la paura del domani di tanti commercianti piegati dalla pandemia e dalle norme anti contagio. “Non faccio più progetti – continua Forino – neanche nell’immediato, la mia capacità creativa è annichilita, i miei stimoli appiattiti, mi sento derubata della libertà di pensiero. Per le attività definite non essenziali, come la mia, le luci spente e le serrande abbassate non si contano. E se da un lato la pandemia ha messo a rischio l’esistenza stessa dell’umanità intera, gli interessi dei poteri forti boicottano e rallentano la ripresa come in un gioco al massacro. Quando tutto finirà non saremo più gli stessi”.