Il sindaco di Roccapiemonte ricorda quanto accaduto a Sarno il 5 maggio del 1998. “Per l’ambiente noi amministratori dobbiamo fare di più”
“Ci sono giornate della nostra vita che non potremo mai dimenticare. Alcune belle, altre terribili. Momenti in cui si ferma l’orologio. Sai benissimo cosa stavi facendo in quel preciso istante. E’ la sensazione che provo e, come me, penso tantissime persone del territorio, quando arriva il 5 maggio, nel ricordo vivissimo di quelle ore drammatiche del 1998. Le notizie che giungevano da Sarno, poi da Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice a Cancello, facevano mancare il respiro tanto era lo sgomento, la paura ed infine il dolore per quanto stava accadendo” Lo ha detto il sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano, nel giorno dell’anniversario della frana di Sarno.
“Questa triste pagina della nostra storia – ha continuato Pagano – deve certamente indurre noi amministratori pubblici a fare sempre di più a difesa dell’ambiente. E’ un compito non semplice perché ci si scontra sempre tra le maglie della burocrazia e con la mancanza dei fondi necessari. Insieme ad altri sindaci, posso assicurare che si sta facendo di tutto per ottenere risposte dagli Enti preposti al fine di poter giungere ad una piena messa in sicurezza del nostro territorio”.
Il sindaco di Roccapiemonte ha ricordato l’infermiere Aldo Amatruda che aveva appena terminato il suo turno nel vecchio ospedale Villa Malta. Rimase in servizio per soccorrere i primi feriti. Fu travolto dal fango quando la frana schiacciò l’ospedale. “Un eroe – ha detto Pagano – cui è stata poi conferita la Medaglia d’Oro al valor civile e Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica dall’ allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro“.