Divagazioni sul tema. Profilo musical domenicale del sindaco di Nocera Inferiore
Scrollo il telefonino in un momento di noia. Sono su Facebook. All’improvviso trovo un post che rimanda ad una canzone su You Tube. E’ un brano di Tom Petty, “Dogs on the run”. Do un’occhiata all’autore del post, è Manlio Torquato, il sindaco di Nocera Inferiore. “Lo straordinario Tom Petty di Southern Accents – recita il post – con Dogs on the run. Conservo ancora la musicassetta (si chiamavano cosi) del 1988”. Sorrido. Improvvisamente dalla mia mente scompare la sua immagine istituzionale.
Dimentico gli aspri confronti su articoli di critica al suo operato e dell’amministrazione comunale, le telefonate di prima mattina quando mi dice “ma che c… di titolo hai fatto?”, ed io a ricordargli che i titoli li fa un altro collega e che in fondo dal titolo incuriosisci il lettore ad andare avanti. Mi appare un uomo con i suoi amori, le passioni, i dubbi, le perplessità, le difficoltà, come quelle ad amministrare una città non facile. E lo immagino mentre ascolta ““Dogs on the run”, la struggente ballata di Tom Petty.
Dicono che Torquato non ami lo spettacolo. Infatti è raro vederlo presenziare ad una commedia al teatro Diana. Non si è visto ai recenti concerti jazz al castello del Parco Fienga. E nemmeno agli spettacoli di cabaret in città. Penso, invece, il contrario. Se conosce Tom Petty la musica gli piace. Avete visto una sua foto da giovane insieme all’inseparabile Nunzia Lioveri? E’ il sosia di Edoardo Bennato, un altro che non scriveva “solo canzonette”. E fa niente se ogni tanto mi prende scherzosamente in giro “tu metti i dischi”, riferendosi alla mia passione di dj. La musica gli piace. E immagino un dj set in coppia con il sindaco con tanto di cuffie davanti ad una consolle.
Tom Petty è uno dei rocker più importanti della larga America, al punto di farsi carico insieme ai suoi pistoleri, gli Heartbreakers, Lynne e i Wilburys d’inventare una musica colorata nel grigiore dell’era del consumismo, fenomeno che Torquato non ama. Tom Petty non è solo un grande talento naturale, uno di quelli capaci d’imbracciare una chitarra e di scrivere hit, è anche un artista di cervello, un battitore di piste, un pioniere. Un po’ come Manlio.
E già che siete arrivati sino a questo punto ascoltate “Dogs on the run”. Ne vale la pena.