La Paganese supera il Catania per 3 a 1. Gli uomini di Erra hanno disputato la partita perfetta. Ricordato il sindaco Marcello Torre
Prosegue il momento positivo della Paganese che, con una grande prestazione, supera il blasonato Catania per 3-1 nel recupero della gara del 3 novembre, non disputata per impraticabilità del campo a causa della pioggia.
La sfida è stata preceduta dal minuto di raccoglimento in memoria del sindaco e presidente della Paganese, Marcello Torre, ucciso dalla camorra 39 anni fa. In sua memoria tanti applausi ed uno striscione in Curva Nord che recitava “Marcello in eterno”.
Mister Erra lanciava in attacco il duo Alberti-Guadagni con alle spalle l’eterno Scarpa che dopo 13 minuti si procurava un rigore e superava dagli undici metri Furlan. Squadra ordinata e concreta, quella azzurra, al cospetto dell’undici di Lucarelli che snodava la manovra in maniera compassata e ritmi bassi che facevano da contraltare al pressing asfissiante di Capece e compagni.
Il vantaggio galvanizzava gli azzurri che al 35′, da calcio di punizione, trovavano la sponda in area di Caccetta per capitan Stentardo che di testa infilava sotto l’incrocio il portiere siciliano.
E’ un Catania poco reattivo che chiudeva in difficoltà la prima frazione e sotto di due reti. Nella ripresa Lucarelli strigliava i suoi ed i frutti giungevano già al 50′ con il gol di Dall’Oglio direttamente da calcio piazzato che beffava Baiocco. Si attendeva l’arrembaggio degli etnei ma è il baby Guadagni, seconda rete nelle ultime tre gare, a spegnere i bollori dei siciliani scaricando dai 25 metri un bolide di destro, lui che è mancino, che fulmina Furlan.
Dopo tre vittorie consecutive la rincorsa ai quartieri alti della classifica degli etnei si ferma a Pagani mentre gli azzurri scalano quattro posizioni e con 24 punti volano al 10° posto, zona play-off. Il ciclo terribile delle ultime quattro gare, con due trasferte, ha fruttato otto punti e domenica si chiuderà a Potenza.
Soddisfatto Erra nel post gara: “Ci mancava la vittoria interna ed è giunta contro un grandissimo avversario”.