Gli uomini di Erra recuperano lo svantaggio e fissano il risultato del derby sul 3 a 1. E’ Scarpa il jolly della gara
Davanti a circa tremila la rivelazione Paganese batte nel derby l’Avellino per 3-1 e continua la sua marcia in zona play-off. Dopo l’ennesima partenza a scoppio ritardato, l’intramontabile Scarpa e compagni inseriscono il turbo e sorpassano, dopo il vantaggio irpino di Charpentier al 15′, gli irpini in rimonta.
Partono meglio gli uomini di mister Ignoffo. Dopo il vantaggio dell’attaccante francese sprecano il raddoppio, poco dopo, su girata di Albadoro su cui si supera Baiocco. Sembra piovere sul bagnato ed Erra, che già ha dovuto rinunciare dall’inizio ai difensori centrali Panariello e Stendardo entrato poi sul finale, deve fare a meno di Diop al 23′, per un problema muscolare, sostituito da Scarpa.
E’ l’eterno attaccante di Torre Annunziata a dare la prima sterzata alla gara cominciando a ricamare la tela della vittoria non prima di vedere Caccetta sprecare nei minuti finale di tempo il pareggio. Come succede spesso, la Paganese cambia pelle nella ripresa, questa volta grazie all’inserimento di Calil per Carotenuto e soprattutto Perri in luogo di Dramè, passando al 4-3-1-2.
Il Torre spinge e la Paganese pareggia. Pennellata di Perri dalla sinistra, servito da un tacco di Capece e Scarpa di testa in tuffo infila Abibi. Lo stadio è una bolgia e l’Avellino è alle corde: sfiora il raddoppio Gaeta ma soprattutto Schiavino che colpisce il palo al 77′, il vantaggio è nell’aria e giunge al minuto 87. Scarpa cambia gioco di sinistro e crossa al centro sul secondo palo dove sbuca Perri che di piatto fa esplodere la Curva Nord.
Gli irpini abbozzano un assalto disperato che però viene vanificato dal terzo gol di Calil nel recupero, il primo in azzurro, che in area non lascia scampo al portiere biancoverde, tra il tripudio generale.
Prima della gara si è svolta la cerimonia con la quale è stata intitolata la tribuna stampa dello stadio Marcello Torre alla memoria del giornalista Raffaele Ianniello