Misura anti-movida e assembramenti, “uscire solo accompagnati”. Il sindaco di Striano ha firmato un lockdown per tenere a casa i ragazzi
Troppi assembramenti nei luoghi della movida, il sindaco di Striano, cittadina in provincia di Napoli e al confine con Sarno, ha imposto il ‘lockdown’ a tutti i minorenni. È il senso dell’ordinanza firmata da Antonio Del Giudice. Con il suo provvedimento Del Giudice ha ordinato il divieto per tutti i minori residenti a Striano fino al prossimo 16 novembre ”di allontanarsi dalle proprie abitazioni se non per comprovate necessità e sempre accompagnati da un familiare adulto”. Un provvedimento che lo stesso sindaco definisce ”impopolare’.
”So benissimo – sottolinea – che i ragazzi fino a 17 anni sono molto arrabbiati per questa mia decisione. Ma non potevo restare inerme di fronte alle foto e ai video che mi sono giunti e che testimoniavano come i ragazzi di mattina seguono regolarmente le lezioni con il metodo della didattica a distanza, ma di pomeriggio e di sera invadono le strade e le piazze, assembrandosi”.
Striano, con meno di 9.000 abitanti, ha – come sottolinea il primo cittadino – ”una cinquantina di casi di positività al Covid-19 e una settantina di persone in isolamento domiciliare”. ”Da massima autorità sanitaria sul territorio ero obbligato dunque a fare qualcosa. La città è presidiata da agenti di polizia municipale e forze dell’ordine, ma senza la collaborazione dei cittadini, la battaglia contro il Coronavirus non può essere vinta”.
“La maggioranza dei genitori hanno accolto benissimo il provvedimento – evidenzia il sindaco anche perché possono scaricare tutta la responsabilità sul sottoscritto. Mamme e papà potevano consigliare ai loro figli di non uscire, stare attenti e non assembrarsi, ma sì sa che gli adolescenti alla fine preferiscono fare di testa loro. Invece così sono tranquilli che non c’è il rischio che i ragazzi, giocando a pallone o stando fuori ai bar senza mascherina, possano infettarsi e trasmettere il virus non solo a padri e madri ma soprattutto ai loro nonni”.