Il vescovo Giudice ha firmato gli editti per l’avvio dell’iter delle cause di beatificazione e canonizzazione di don Enrico Smaldone e di Alfonso Russo
Il vescovo della diocesi Nocera Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, ha incaricato la Curia vescovile di pubblicare gli editti per l’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione dei Servi di Dio don Enrico Smaldone e Alfonso Russo. In conformità all’articolo 43 dell’Istruzione Sanctorum Mater della Congregazione delle Cause dei Santi, si spiega dalla curia dell’Agro nocerino, i fedeli potranno far pervenire al Servizio per le Cause dei Santi della Curia testimonianze o scritti sulle figure dei due Servi di Dio in vista dell’inizio dell’istruttoria diocesana.
Don Enrico Smaldone (22 novembre 1914 – 29 gennaio 1967) ha consumato la sua vita per costruire ad Angri La Città dei Ragazzi, un luogo deputato ad accogliere i minori vittime della povertà e del degrado sociale generato dalla seconda guerra mondiale. Ai figli della strada, privi del sorriso della madre e della protezione del padre, il sacerdote desiderava restituire “l’anima che avevano inconsapevolmente perso” insegando loro un lavoro per la costruzione di un futuro migliore.
Alfonso Russo (26 ottobre 1943 – 22 febbraio 2013) è il fondatore della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza e dei Piccoli Discepoli della Croce, opera che ha educato famiglie e tantissimi giovani e ragazzi al carisma per il mondo della sofferenza che la Vergine Maria gli aveva ispirato nei suoi numerosi pellegrinaggi a Lourdes. Mentre raccoglieva le primizie dell’opera, con i primi sacerdoti, nella sua vita si affaccia la malattia. Alfonso morì il 22 febbraio del 2013.
Sono i doni della Visita pastorale che il vescovo ha effettuato all’interno della diocesi. La Santa visita si è dovuta interrompere nei mesi più acuti della pandemia. È stata “una gioiosa fatica, che mi ha permesso di conoscere in profondità le persone e il territorio; conoscenza che oggi mi abilita ad amare di più e a servire meglio questa terra e la sua vocazione, dove si evangelizza e si promuove solo ciò che si ama”. Sono queste le parole pronunciate da monsignor Giudice durante l’omelia di chiusura della Visita pastorale nella collegiata di San Giovanni Battista di Angri. Fu in tale occasione che annunciò dell’inizio della “causa di santità” di don Enrico Smaldone e del cavaliere Alfonso Russo, “un sacerdote e un laico segni della Chiesa bella del Concilio” aggiunse concludendo il vescovo.