Un ciclo di incontri, promossi dall’Archeoclub, per scoprire e apprezzare i progressi sugli studi della gloriosa città di Nuceria
Un ciclo di incontri che vogliono ripercorrere e raccontare le scoperte e gli studi fatti sulle antiche origini di Nuceria Alfaterna. Quattro gli appuntamenti in programma, i primi due al Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore, i successivi al Centro di aggregazione giovanile. L’evento promosso dall’Archeoclub rientra nella serie di iniziative per festeggiare i cinquant’anni dalla nascita di una delle associazioni culturali che da sempre ha portato avanti l’importante missione di valorizzare e far conoscere un tesoro di inestimabile valore culturale custodito nelle due città di Nocera.
Il primo seminario è in programma venerdì 5 maggio ospiterà l’archeologa Teresa Virtuoso e parlerà sulle “indagini archeologiche nelle immediate vicinanze del battistero di Nocera Superiore e nell’area dell’ex foro boario”. Venerdì 12 maggio Alessandra Avagliano, docente in Storia dell’Arte Medievale alla Sapienza Università di Roma, interverrà con “Lo spazio della rinascita: la vasca battesimale di Nocera Superiore”.
Venerdì 26 maggio l’appuntamento è a Nocera Inferiore al Centro di Aggregazione Giovanile, con il terzo seminario in programma, a cura di Claude Albore Livadie, direttrice di ricerca emerita presso il CNRS, Francia, dal titolo: “Da Longola di Poggiomarino a Nocera, le origini delle città nelle Valle del Sarno”. Sichiude il ciclo di incontro il 9 giugno in compagnia di Umberto Soldovieri, docente in Epigrafia e assegnista presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, con il seminario “Il patrimonio epigrafico di Nuceria: vecchi e nuovi documenti”.
“Gli incontri – spiegano dall’Archeoclub Nuceria Alfaterna – si caratterizzano per l’ampio respiro culturale, l’eterogeneità degli argomenti presi in esame, la completezza sotto il profilo archeologico, artistico e storico e sono stati pensati soprattutto per i cittadini. Si tratta, infatti, di un’occasione per l’arricchimento delle proprie conoscenze personali e per l’accrescimento della propria passione verso il territorio di appartenenza, perché senza conoscenza non c’è tutela”.