Una rassegna estiva, rivolta a giovani musicisti, organizzata dall’associazione Flautisti italiana. Oltre 250 partecipanti, provenienti da cinque Nazioni
La musica come mezzo per promuovere giovani talenti e, perché no, capace di far scoprire le bellezze e le tradizioni dei nostri territori. Dal 25 al 30 luglio il borgo di Polla ospiterà l’undicesima edizione del Falaut Campus, un centro sperimentale e operativo dedicato alla musica e ai giovani che chiamerà a raccolta oltre 250 musicisti da ogni parte del mondo. Falaut Campus è un progetto dell’associazione Flautisti italiani, che (con esperienza trentennale) opera in ambito organizzativo di eventi musicali su territorio nazionale e internazionale. Il progetto, con alla guida il maestro Salvatore Lombardi, intende presentare la musica come “strumento” di confronto tra culture diverse e di aggregazione.
“Viviamo momenti terribili e l’arte non può stare a guardare – ha spiegato il maestro e direttore generale del campus Lombardi – soprattutto noi professionisti del settore non possiamo rimanere inermi, con il rischio che le nuove generazioni assorbano nient’altro che violenza e distruzione. Il Falaut Campus non si ferma e racconta anche quest’anno la voglia di condividere le culture, le lingue, le tradizioni di popoli diversi, uniti per la bellezza. Diciamo sempre che i giovani sono il futuro del mondo. Diamogli un futuro migliore allora”. Il progetto estivo dedicato al flauto, da quest’anno torna ad ampliare gli orizzonti ammettendo anche violoncellisti e clarinettisti.
Entusiasta il sindaco di Polla, Massimo Loviso. “Siamo onorati – ha detto il primo cittadino – di ospitare l’edizione 2022 di Falaut. Conosciamo bene l’importanza dell’evento e l’alto profilo musicale dei partecipanti, un unicum mondiale che riparte, dopo il periodo covid, proprio da Polla. Le strutture comunali e l’amministrazione sono pronte a collaborare, unitamente agli operatori turistici, perché tutto andrà per il meglio, con l’auspicio che Polla rappresenti non solo la scelta di quest’anno ma anche del prossimo futuro”. Una settimana di concerti, mattutini e serali, con docenti che daranno vita a sinergie professionali e scambi d’informazioni tecniche, il tutto arricchito da master class e workshop, conferenze, dibattiti e seminari.