Il consulente di Villa dei Fiori Angrisani parla della sentenza del Tar sull’ampliamento della clinica bloccato dal Comune di Nocera
Sono soltanto tre righe ma probabilmente sono la sintesi di una sentenza che, secondo l’avvocato Antonio Angrisani, ha degli aspetti di interpretazione da valutare con estrema attenzione. Si tratta del provvedimento emesso dal Tribunale amministrativo regionale, sezione di Salerno, sulla vertenza in atto tra l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore e la casa di cura Villa dei Fiori. Riguarda l’ampliamento del centro di riabilitazione di Poggio San Pantaleone, atteso da sette anni dall’azienda ma, ancora una volta, bloccato dal Comune.
“In quelle tre righe – spiega l’avvocato Angrisani, consulente dell’azienda sanitaria – vengono evidenziati due punti fondamentali di questa vicenda. Innanzitutto il giudice amministrativo ritiene che il privato, cioè Villa dei Fiori, ha la possibilità di rispondere alla richiesta del Comune di documenti ad integrazione della richiesta. Nello stesso tempo, lo stesso giudice, sollecita l’organo consiliare, cioè il consiglio comunale a provvedere dando così impulso al procedimento di variante del Puc, strumento fondamentale per realizzare l’ampliamento di Villa dei Fiori. Insomma definisco la sentenza opaca e le interpretazioni sono diverse e, crediamo, sia necessario un giudice terzo, in questo caso il Consiglio di Stato, a cui ci siamo rivolti”.
“Purtroppo – continua Angrisani – questa vicenda è osteggiata dal Comune in maniera forte altrimenti, così come sollecitato dallo stesso Tar, si poteva aprire un confronto per arrivare ad una soluzione che tenesse in conto le esigenze pubbliche e quelle private. Purtroppo non è così e dovremo risolvere la vicenda davanti ad un giudice. Nel frattempo l’azienda sta anche valutando di realizzare altrove l’investimento per tutelare la salute dei propri assistiti e i posti di lavoro”.
Secondo un sondaggio, commissionato da Villa dei Fiori a Swg, la maggioranza dei cittadini di Nocera Inferiore non è d’accordo sulla decisione dell’amministrazione comunale di non consentire l’ampliamento della struttura sanitaria.