La novantesima edizione del calendario dell’Arma è dedicato alla natura. Il mese di novembre raffigura il Sarno nascere da una spada d’ordinanza
Tra le dodici storie raccontante nel calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, presentato ieri all’Auditorium Parco della Musica di Roma, c’è anche il fiume Sarno. Chissà se è un bene o un male, ma resta il fatto che delle precarie condizioni di salute delle sue acque, che gli valgono il titolo di “fiume più inquinato d’Europa”, ha smosso davvero le coscienze di tutti. Una campagna di sensibilizzazione che è partita dal basso, da cittadini e associazioni, che con tenacia sono riusciti a non spegnere i riflettori su una problematica che affligge l’Agro nocerino sarnese da troppi anni.
Il tema prescelto per la 90esima edizione, di quello che risulta essere uno dei calendari più longevi della storia, è la natura, una delle priorità da tutelare. “L’ambiente – si legge nella nota diramata dalla Benemerita – è la risorsa più preziosa da salvaguardare, su cui l’Arma quotidianamente lavora per tutelare e difendere”. Le dodici tavole artistiche, realizzate dall’azienda grafica dell’Armando Testa Group, vede svelare l’importante azione messa in campo dai carabinieri. Ogni mese una storia, un’immagine che racconta disagi o avvenimenti che hanno come fulcro la natura e l’ambiente, firmate dal giornalista e scrittore Mario Tozzi.
Il mese di novembre è dedicato ai fiumi e ai laghi, a quel fiume Sarno che una volta era navigabile e pescoso, ora una bomba chimica. “I carabinieri della tutela ambientale – spiega la didascalia che accompagna l’immagine proposta – si sono trovati più volte a intervenire per l’inquinamento delle sue acque. Le attività di controllo si sono inserite nell’ambito di una più ampia e imponente attività d’indagine, denominata ‘Rinascita Sarno’, sebbene l’attenzione dei militari sia rivolta anche a tutti gli altri fiumi e laghi italiani”. “Se i fiumi sono puliti, il mare è più pulito e tutti i cittadini vivono con maggiore benessere” è l’augurio conclusivo espresso dall’Arma.