I mezzi pesanti dovranno seguire percorsi ben definiti. Farà fede la bolla di accompagnamento delle merci per individuare la destinazione
Il territorio è stato diviso in un grande quadrante. Va da Nocera Inferiore a Cava dè Tirreni estendendosi sino a Nocera Superiore, Pagani, Castel San Giorgio e Roccapiemonte Al suo interno ci sono gli svincoli autostradali di Cava dè Tirreni e Nocera Inferiore dell’A3 e di Nocera Pagani e Castel San Giorgio dell’A30. I Tir potranno utilizzarli in uscita seguendo percorsi ben precisi sino alla destinazione indicata sulla bolla di accompagnamento delle merci da trasportare.
L’uscita dei mezzi al casello autostradale dell’A3 Napoli Salerno di Nocera sarà consentita soltanto a quelli diretti ad aziende localizzate a Nocera Superiore fino al corso Matteotti; ad ovest fino a via Leopardi a Pagani e a nord al limite della strada ferrata, la cosiddetta linea storica Napoli Salerno. Il casello di Cava dè Tirreni, invece, potrà essere utilizzato soltanto per i mezzi diretti alle aziende nel perimetro urbano e fino ai confini con Vietri sul mare.
I mezzi pesanti che utilizzano l’A30 Caserta Salerno potranno uscire al casello di Nocera Pagani solo se diretti alle aree industriali di Fosso Imperatore e Casarzano o alle aziende che si trovano nei comuni confinanti come San Valentino Torio e San Marzano sul Sarno. Lo svincolo di Castel San Giorgio consentirà di raggiungere le attività produttive della stessa cittadina e di Roccapiemonte.
L’accordo è stato firmato questa mattina in prefettura a Salerno davanti al prefetto Francesco Russo. “Mi preme sottolineare – ha detto – come la sinergia tra i sindaci abbia portato ad un risultato concreto sottoscritto anche dai rappresentanti degli autotrasportatori”.
A smuovere le acque era stato nel maggio scorso il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. La sua ordinanza per abbattere lo smog che vietava ai Tir lo svincolo nocerino, provocò la reazione delle altre città vicine dotate di casello autostradale. E così la prefettura divenne la cabina di regia per individuare una soluzione che è arrivata ieri mattina.
“Non è la migliore – ha detto Torquato – perché sarebbe meglio realizzare nuove strade ma è quella più immediata. La mia città è quella che ha pagato il maggior prezzo in termini di inquinamento. La chiusura ai mezzi pesanti del viadotto autostradale tra Cava e Salerno ha convogliato sul nostro territorio centinaia di Tir. Con questo accordo mi auguro che avremo dei benefici”.
L’obiettivo non è soltanto quello di ridurre le polveri sottili ma anche migliorare la viabilità con meno ingorghi e maggiore sicurezza. Importante, come ha sottolineato lo stesso prefetto, è stata la disponibilità delle associazione degli autotrasportatori.