Confiscati diversi beni immobiliari tra Angri e Sant’Egidio del Monte Albino appartenenti a Carlo Montella del clan Tempesta
La Direzione investigativa antimafia di Salerno ha confiscato beni immobili per oltre 2 milioni di euro riconducibili a Carlo Montella, attualmente detenuto per numerose condanne definitive per i delitti di omicidio pluriaggravato continuato, associazione di stampo camorristico, usura ed estorsione. La proposta del provvedimento era stata fatta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, guidata dal procuratore Antonio Centore e dalla Direzione Investigativa Antimafia.
Le indagini sono state finalizzate alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale di Montella, ritenuto appartenente al clan camorristico Tempesta, gruppo federato nell’organizzazione criminale Nuova Famiglia attiva nell’Agro nocerino-sarnese.
La confisca riguarda svariati beni immobili, tra cui un complesso immobiliare, il Parco Concetta, costituito da alcuni appartamenti, garage e aree non edificate ad Angri e un’altra proprietà immobiliare, Villa Concetta C, nel comune di Sant’Egidio del Monte Albino. È stata inoltre disposta la confisca per equivalente della somma di circa 160mila euro. Per anni Montella ha finto una patologia con conseguente grave quadro di deterioramento cognitivo per sottrarsi ai processi.
Il deterioramento è stato convalidato da numerose consulenze e perizie medico-legali e psichiatriche, tale da fargli ottenere il riconoscimento di uno stato di incapacità processuale che ha determinato, per anni, il rinvio dei numerosi processi pendenti a suo carico in fase dibattimentale per gravissimi reati. Le indagini hanno consentito di smentire l’esistenza della patologia invalidante, incompatibile con le attività criminali poste in atto da Montella, rendendo così possibile la ripresa dei dibattimenti a lungo sospesi.