Gli ospedali sono in emergenza per carenza di sangue. L’Ordine dei Medici lancia un appello, “recatevi a donare”
In queste ultime settimane si stanno registrando carenze di sangue anche negli ospedali della provincia di Salerno. L’aumento dei contagi, dovuti dalla variante Omicron, ha ridotto le attività di donazione. Una situazione estremamente grave e a risentirne è l’attività chirurgica. Il sangue scarseggia e bisogna aspettare prima di entrare in sala operatoria, condizionando così l’attività dei medici costretti a ritardare o a cancellare gli interventi chirurgici programmati. “Donare il sangue significa, per ciascuno di noi, donare la vita a qualcuno e quel qualcuno potrebbe essere un membro della nostra famiglia”.
A lanciare l’appello è il dottore Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, per sensibilizzare le persone. Un appello anche ai medici di famiglia, perché si facciano portatori della richiesta di aiuto presso i loro pazienti. “Non dobbiamo mai permettere – ha precisato il medico – che le riserve di sangue siano scarse ancor più in questo momento, perché ciò significa non riuscire ad assicurare l’assistenza giusta. La banca del sangue deve essere sempre fornita per poter servire all’occorrenza e in tempo tutti gli ospedali del nostro territorio con e senza emoteca”.
Possono donare il sangue le persone che non abbiano ancora compiuto i 60 anni se trattasi di prima donazione, 65 anni per i donatori abituali. “Non lasciamo che siano solo i volontari dell’Avis a occuparsi di questo importante aspetto della vita di tutti noi – ha poi aggiunto D’Angelo – e rechiamoci con senso civico e altruismo anche nei centri di raccolta, in primis quelli più grandi, quali San Leonardo, l’ospedale di Nocera, senza dimenticare l’ospedale di Battipaglia-Eboli, Polla fino a Vallo e Sapri, dove è possibile donare il sangue rispettando un opportuno digiuno”.