Nocera Inferiore dichiara guerra ai manifesti fuori legge. Il sindaco fa abbattere gli oltre 20 tabelloni non a norma. Iniziata la rimozione
E’ iniziata la rimozione dei manifesti fuori legge e dei tabelloni pubblicitari disseminati in diverse zone di Nocera Inferiore. Sono oltre una ventina. E’ stato il sindaco Manlio Torquato a chiedere con determinazione agli uffici di mettere ordine in un settore da tempo trascurato e che era diventato zona grigia dove l’illegalità era abbastanza diffusa. Si tratta di impianti dove vengono affissi grandi manifesti pubblicitari che arrivano a misurare anche 6 metri per 3 metri.
Appartengono a diverse società pubblicitarie non in regola con il pagamento dei tributi comunali. Ci sono anche strutture completamente abusive prive di qualsiasi autorizzazione compresa la licenza edilizia necessaria in alcuni casi. Il via libera è arrivato dopo un censimento che ha consentito di avere un elenco esatto dei tabelloni abusivi. Nelle settimane passate ci sono state diverse riunioni tra i diversi settori comunali di competenza per definire le strategie da adottare. I lavori di smantellamento sono stati affidati ad un’azienda che opererà anche in orari notturni per ridurre l’impatto con la viabilità ordinaria.

Saranno abbattuti anche i tabelloni che sono stati autorizzati ma la cui concessione è stata revocata perché non è stato mai pagato il canone. Ci sono anche impianti che non rispettano alcuni vincoli imposti dal codice della strada, alcuni di questi si trovano tra via Atzori e via Barbarulo all’ingresso dello svincolo autostradale della Napoli Salerno. “E’ iniziata un’attività di riordino delle installazioni pubblicitarie irregolari prive di autorizzazioni”, ha dichiarato il sindaco Manlio Torquato.
Insomma, fanno sapere da palazzo di città, si esce da una giungla che ha fatto crescere a dismisura l’abusivismo in un settore in forte crescita. Si supera anche un problema di mancati incassi per i canoni non pagati nonostante i tanti solleciti inviati alle società concessionarie del servizio di pubblicità.