Era a Pagani la mente dell’organizzazione che spacciava droga, i carabinieri hanno arrestato 56 persone. Collegamenti con il clan Gionta
Anche un’ambulanza per trasportare e consegnare la droga. Lo hanno scoperto i carabinieri che all’alba di oggi hanno mezzo a segno una vasta operazione, denominata Delizia, che ha portato all’arresto di 56 arresti (35 in carcere e 21 ai domiciliari). Sono tutti indagati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi clandestine. L’inchiesta è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno che ha chiesto e ottenuto le ordinanza di custodia cautelare dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno
L’operazione è stata chiamata “Delizia” dal nome del negozio (Delicious) di proprietà di Giacomo De Risi e della moglie che era diventata la base logistica del clan. L’operazione antidroga è il risultato di una complessa indagine condotta, a partire dal mese di settembre dello scorso anno, dalla Tenenza dei carabinieri di Pagani e supportata dal Reparto Territoriale di Nocera Inferiore. L’organizzazione vendeva, all’ingrosso e al dettaglio, notevoli quantitativi di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, crack e hashish, sia nelle città dell’Agro nocerino sarnese che in numerosi altri centri della provincia tra cui Cava de’ Tirreni, Amalfi, Maiori, Battipaglia e Eboli. Gli affari andavano a gonfie vele, l’organizzazione movimentava oltre cinque milioni di euro l’anno.
Si è arrivati a scoprire il traffico di droga per la progressiva e ricorrente presenza di noti assuntori a Pagani. La cosa non è sfuggita ai carabinieri nel corso del normale controllo del territorio. I militari hanno accertato che quasi tutti si recavano a casa di De Risi che, tra l’altro, era agli arresti domiciliari per precedenti legati sempre allo spaccio di droga.
Il clan si muoveva avvalendosi di diversi canali di rifornimento della droga riconducibili a “qualificati contesti criminali di matrice camorristica radicati rispettivamente a Pagani e nella provincia di Napoli”. Tra i principali stabili fornitori, sono stati infatti individuate persone appartenenti o legati alla famiglia Gionta di Torre Annunziata, e in particolare Valentino Gionta, 38 anni, nipote dell’omonimo boss. I contatti con Gionta era stati attivati grazie a Nicola Fiore, detto “O’ Pallin”, paganese con precedenti per tentato omicidio, associazione di tipo mafioso, estorsione, reati in materia di armi e stupefacenti.
Tra gli espedienti più singolari, è stato accertato il reiterato ricorso all’uso dell’ambulanza quale mezzo sicuro per effettuare i trasporti di droga. Un componente del sodalizio, autista professionale finito agli arresti domiciliari, veniva utilizzato come corriere di grosse partite di droga mentre aveva a bordo ignari effettivamente bisognosi di assistenza. Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno sequestrato oltre cinque chilogrammi di cocaina, e tre di hashish.