Il presidente De Luca nel cantiere per l’abbattimento del ponte Marconi a San Marzano, uno dei punti critici del Sarno
C’era anche il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ieri pomeriggio a San Marzano sul Sarno per verificare le operazioni di abbattimento del ponte Marconi. “Un lavoro fondamentale – ha dichiarato il governatore – che cambierà la fisionomia del territorio. Un intervento su cera importante trovare un equilibrio tra la tutela dell’ambiente e l’attività di correzione dell’opera. In questo modo andremo a scongiurare disastri ambientali dovuti agli allagamenti e a eliminare il problema inquinamento. Per raggiungere questi obiettivi ci sarà un potenziamento del depuratore di Angri, intervento che comporterà un aumento dei costi, ma che è fondamentale per migliorare la qualità dell’acqua”.
Insieme al governatore anche il vicepresidente Fulvio Bonavitacola che ha illustrato minuziosamente tutte le fasi dei lavori. Dalla demolizione del ponte per poi passare alla bonifica dell’intera area, con l’eliminazione della fitta vegetazione e dei canneti incolti che creavano enormi disagi al deflusso delle acque, decespugliamento che interesserà ben 12 chilometri del corso del fiume Sarno, per poi passare alle operazioni di messa in sicurezza, dopo anni di abbandono.
“Una lotta portata avanti con convinzione da tre anni – ha dichiarato il sindaco Carmela Zuottolo – da parte di una cittadina che oggi ha ottenuto la sua prima pagina di storia scritta. Tutto è partito dalle esondazioni di un lontano fine settembre 2020, a cui seguirono i primi sopralluoghi. Poi i diversi incontri nelle sedi istituzionali opportune, i tavoli tecnici, le molteplici audizioni in commissione in Regione e gli incontri dove si attenzionava il problema del dissesto idrogeologico, del tappo e ostruzione che causava questo ponte”. Tutto questo è l’iter che ha portato, in ultimo, all’abbattimento del ponte e che vedrà la Regione farsi carico delle spese.
“Questo è solo l’inizio di tante opere – ha aggiunto la Zuottolo – che vanno dalla messa in sicurezza, al dragaggio, al ripristino degli argini sino al disinquinamento. Interventi occorreranno per bonificare e mitigare i rischi legati all’incuria e abbandono di anni e anni di questi territori. E si dovrà continuare a vigilare e impegnarsi senza mai demordere, con spirito convinto e combattivo. Senza distinzione di ideologie politiche, ma uniti per il bene delle comunità che si rappresentano e governano”.