Un video con l’aggressione ad una sala scommesse a Nocera Superiore. I clienti costretti a barricarsi all’interno. Bottiglia incendiaria su un balcone. Centinaia le auto distrutte.
C’è un video che sta girando sulle chat. Sono le immagini della telecamera di sicurezza di una sala scommesse di Nocera Superiore. Si trova sulla Nazionale. All’inizio si vedono delle persone sedute fuori dal locale, sono quasi tutti anziani che stanno trascorrendo il pomeriggio domenicale.
Poi si intuisce che sta per succedere qualcosa. Guardano verso la strada, qualcuno alza la mano come per rispondere a qualche invettiva partita da auto in transito. Si intuisce che è ben altro. Si vede il lancio di una lattina di Coca. A quel punto le persone si alzano.
Nella parte alta dello schermo si vedono le gambe di uomini. Si avvicinano alla sala scommesse. Ci sono i primi contatti con chi ha tentato di difendersi. Ora è chiaro quello che sta succedendo anche se la telecamera non riesce ad inquadrare la strada. E’ un pulman di tifosi del Foggia che si è fermato.
Seguono immagini di gratuita e inaudita violenza: chi era seduto fuori dal locale è fuggito barricandosi dentro. I teppisti pugliesi, qualcuno di loro anche a volto scoperto, hanno iniziato a colpire la porta della sala scommesse, le vetrine, le insegne. Poi si sentono le sirene della polizia. Vanno via, tornano sul pulman.
Un po’ più avanti, all’incrocio tra la Nazionale e via San Pietro, così come si vede da un altro video girato con un telefonino, un minibus si ferma, si apre il portellone e viene lanciata un’asta di una bandiera contro una Lancia Y 10 che transitava in verso opposto. Dallo stesso van scende un’altra persona che lancia sul balcone di una casa una bottiglia incendiaria.
Purtroppo queste scene si sono ripetute altre volte sino a quando il corteo di pulman e minivan non ha raggiunto il casello autostradale di Cava dè Tirreni. Sarebbero un centinaio le auto danneggiate, decine le attività commerciali.
La polizia sta raccogliendo foto e video per identificare i violenti.
