Resta l’allerta dopo il rogo di Fosso Imperatore, rischio diossina nell’aria. Si è in attesa dei controlli dell’Arpac. Torquato firma un’ordinanza
Questa mattina il capannone della Party & Co si stagliava nel cielo sereno come un drago colpito a morte. Era ancora fumante dopo una notte di lavoro dei vigili del fuoco. Tra quel fumo ci potrebbero esser alti valori di diossina considerato anche il tipo di materiale distrutto dalle fiamme, palloncini e oggettistica per feste e party. Insomma tanta plastica andata distrutta.
Il sindaco di Nocera Inferiore ha firmato un’ordinanza nella quale vieta l’avvicinamento allo stabilimento distrutto dalle fiamme “se non provvisti di adeguate cautele come la mascherine”; invita i residenti e chi lavora nell’area industriale di Fosso Imperatore “di tenere porte e finestre chiuse e bloccare gli impianti di areazione se non provvisti di filtri adeguati”; il divieto “della raccolta e della commercializzazione di prodotti delle aree agricole” che si trovano nel raggio di un chilometri dal luogo dell’incendio. Manlio Torquato ha anche informato che l’Arpac, l’Agenzia regionale per l’ambiente, ha installato delle centraline di monitoraggio dell’aria per verificarne la tossicità. I primi risultati si potranno avere soltanto tra alcuni giorni.
Ieri sera anche il sindaco di San Valentino Torio, cittadina a ridosso dell’area industriale, così come il collega Torquato, aveva diramato una nota nella quale invitava gli abitanti di quella zona, in particolare chi vive nel giro di un chilometro, a tenere porte e finestre delle case chiuse.
L’incendio è scoppiato in serata. Le fiamme, alimentate dal forte vento, si sono immediatamente propagate nel capannone dove erano stipati palloncini, banderuole, oggettistica per abbellire luoghi dove far festa. La Party & Co, infatti, vende all’ingrosso, anche on line, questo tipo di merce.
Sul posto, a dar man forte ai pompieri di Nocera, sono arrivati i colleghi di Salerno. I vigili del fuoco del distaccamento nocerino, infatti, erano appena rientrati dallo spegnimento di alcuni focolai di incendio nella boscaglia del Parco Fienga le cui cause sono ancora sconosciute. Questa coincidenza, secondo gli investigatori, appare strana e pone dei dubbi sull’innesco dell’incendio. Tra l’altro il giorno prima la Protezione civile della Regione Campania aveva diramato un’allerta meteo per il forte vento, altro elemento che ha contribuito al facile propagarsi delle fiamme.
Tutti elementi che messi insieme lasciano pensare. I carabinieri sono al lavoro per cercare certezze ai sospetti e sarà fondamentale il rapporto che sarà redatto dai pompieri al termine del lavoro di totale spegnimento del rogo.
Ieri sera, quando le fiamme erano al massimo della loro propagazione, c’è stato il rischio concreto che le lingue di fuoco si propagassero ad uno stabilimento vicino. I vigili del fuoco sono riusciti a circoscrivere il rogo ma la struttura è collassata.