La sfida di Villa Chiarugi che ora apre alla lungodegenza medica. Fondamentale la collaborazione con gli ospedali. Domani il taglio del nastro del reparto
E’ una sorta di propaggine dell’ospedale. Un reparto che si apre al territorio raggiungendo altri luoghi dove portare sanità. E’ l’unità di lungodegenza medica post acuzie che da mercoledì 8 gennaio sarà operativa a Villa Chiarugi a Nocera Inferiore. E’ una doppia sfida, non solo imprenditoriale ed organizzativa ama anche culturale. Per l’azienda stessa, che amplia il proprio campo di azione dopo essere stata per decenni pietra miliare nel campo della neuropsichiatria e oggi si propone anche in altri settori innovando le proprie competenze. E per la sanità pubblica che è impegnata in un profondo cambiamento dell’offerta medica ospedaliera. Non a caso la collaborazione tra Villa Chiarugi, Asl Salerno, ospedali e distretti sanitari del territorio sarà fondamentale, così come prevede la normativa.
Il taglio del nastro del reparto, i posti letto sono 40, è in programma domani 7 gennaio con la partecipazione della autorità civili, sanitarie e religiose. Sarà, infatti, il vescovo della diocesi di Nocera Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, a benedire i locali. Il giorno successivo il reparto sarà aperto all’utenza.
A dirigerlo l’azienda ha chiamato professionalità di rilievo. Il direttore sanitario è Alfonso Giordano, storico dirigente di alcuni ospedali come quelli di Nocera, Pagani e Scafati. Il primario è il dottore Dario Caputo, altro nome di rilievo nella sanità campana. Completano i vertici della nuova divisione i dottori Giuseppe Capo, primario neurologo e Lucio Cannaviello, primario fisiatra.
Villa Chiarugi non ha lesinato, ovviamente, sul personale individuando le migliori professionalità tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. E sul comfort dei pazienti, dai letti alla tecnologia, ai servizi igienici, all’angolo ristoro. Tra l’altro non sarebbe stato facile superare i severi controlli della commissione che alla fine ha autorizzato e provvisoriamente accreditato la struttura “all’erogazione di prestazioni di ricovero ospedaliero a ciclo continuo nella disciplina della lungodegenza medica post-acuzie”.
Saranno gli ospedali ad inviare a Villa Chiarugi gli ammalati. Infatti la lungodegenza medica è un servizio ospedaliero destinato ad accogliere anziani generalmente non autosufficienti. Le unità di lungodegenza sono riservate a quei pazienti che, conclusa la fase acuta del ricovero, necessitano di un prolungamento dell’intervento assistenziale ospedaliero dato che presentano una situazione funzionale compromessa con un quadro clinico ancora instabile, non compatibile con il rientro a casa.
Questi ammalati hanno un buon quadro clinico ma persistenza di una riduzione dell’autosufficienza ed esigenza di assistenza continuativa di tipo infermieristico e di trattamenti riabilitativi, in attesa di altre forme di assistenza extra ospedaliera, malattie terminali. Il servizio di lungodegenza è a carico del Servizio sanitario nazionale.