In Gazzetta Ufficiale il nuovo riparto del Fondo sanitario nazionale, per la Campania e il Sud sempre meno soldi, “sistema scandaloso”
Sanità, la Campania sempre più Cenerentola del Servizio sanitario nazionale. Il segretario del sindacato nazionale Area Radiologica, Bruno Accarino, lancia un nuovo allarme sul riparto nazionale dei fondi del Ssn che definisce “scandaloso”.
“Se fosse più omogeneo – ha detto il medico – alla Campania andrebbero circa 500 milioni di euro in più ogni anno, in dieci anni fanno cinque miliardi. Con questi soldi si potrebbe assumere, migliorare le strutture pubbliche, offrire maggiori servizi ai cittadini, adeguare i tetti di spesa. Sarebbe la svolta per le liste di attesa che non si riuscirà mai a ridurre senza risorse adeguate. Ma di questo nessuno parla a sufficienza e la gente, che è poi quella che subisce il tutto, non sa”.
Accarino si riferisce alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Fondo sanitario nazionale con i nuovi criteri imposti che penalizzano il Sud e la Campania in base all’ accordo raggiunto, Accarino dice “imposto”, il 21 dicembre scorso a seguito del ricorso presentato al Tar Lazio dalla Campania e che dava in via libera a nuovi criteri per il 2023 secondo i quali il 98,5% delle risorse viene ripartito in base alla popolazione pesata mentre solo uno 0,75% in base al tasso di mortalità degli under 75 e un altro 0,75% in base a indicatori socio economici come povertà e scolarizzazione e disoccupazione. “Poi ci lamentiamo della mancanza di risorse.
Ecco da cosa dipende”, ha concluso Accarino.