Blitz dei carabinieri questa mattina a Pagani. In viale Trieste scoperto un market della droga. Gli arresti
All’alba di oggi decine di carabinieri con cani antidroga e con l’ausilio di un elicottero hanno smantellato a Pagani un’organizzazione di spaccio della droga. L’azione dei militari della tenenza di Pagani, guidati dal comandante Simone Cannatelli, supportata dai carabinieri provenienti da Salerno e Nocera, si è concentrata su viale Trieste. In azione anche un elicottero che dall’alto ha controllato la zona, ed un cane antidroga, Attila. Sette persone sono finite in carcere, tre agli arresti domiciliari, ad altrettanti è stato notificato l’obbligo di dimora al di fuori della provincia di Salerno. Gli investigatori hanno parlato di vero e proprio “take away” della cocaina, termine coniato dal sostituto procuratore Angelo Rubano che ha coordinato l’indagine.
Pur di sfuggire ai controlli le dosi di droga venivano scambiate anche di bocca in bocca. Oppure nascoste sotto una saracinesca di un negozio chiuso da tempo. La piazza di spaccio era controllata da vedette che allertavano i pusher dell’arrivo dei carabinieri. Fornivano consigli agli acquirenti per dare meno nell’occhio quando veniva loro ceduta la droga. Sono i tanti sotterfugi che l’organizzazione criminale aveva messo a punto per evitare di “dare nell’occhio”.
Durante la conferenza stampa di questa mattina in Procura a Nocera Inferiore gli investigatori hanno fornito dettagli importanti dell’operazione denominata Bora. Come l’organizzazione definita perfetta. Anche l’orario di lavoro era gestito come si può fare in un’azienda. Si cominciava alle 14 del pomeriggio per andare avanti sino alle 20 come primo turno di lavoro, subito dopo prendevano servizio altri spacciatori che continuavano l’attività sino alle 2 del mattino. Nei fine settimana, quando la richiesta di cocaina era maggiore, c’erano anche turni suppletivi.
Le cessioni di droga documentate dai carabinieri sono 155: sono 45 i clienti che hanno un volto ed un nome, persone tutte segnalate alla prefettura quali assuntori di droga. Ogni giorno la banda riusciva ad incassare dai duemila ai tremila euro. La droga sequestrata durante l’intera indagine supera le mille dosi tra cocaina e crack. Non mancano marijuana e hashish. Sequestrati anche diecimila euro, una pistola, due giubbotti antiproiettile.
Il procuratore Antonio Centore, durante la conferenza stampa, ha parlato di allarme sociale per quello che accadeva nel cuore della città in maniera evidente. Ed ha anche sottolineato che non c’è stata alcuna collaborazione durante le indagini. Il comandante provinciale dei carabinieri, Gianluca Trombetti, ha parlato di “un’enclave sottratta alla criminalità”.