Tra gli alambicchi di Officine Alkemiche, Prisco Sammartino è al lavoro per produrre un whisky “con l’anima del territorio”
di Nello Ferrigno
“Sarà un whisky del Sud, ruvido nella degustazione, ma elegante”. È il nuovo obiettivo di Prisco Sammartino, architetto votato alle alchimie alcoliche, che dopo la birra e il gin si appresta a dare vita al whisky. Lo ha anticipato a Eugenia Torelli nell’intervista pubblicata sul primo numero di Spirito Autoctono, magazine dell’omonima guida dedicata agli spiriti italiani.
“Cercheremo – ha continuato Sammartino – botti in cui hanno riposato grandi vini italiani”. La scommessa è, dunque, iniziata. Siamo certi che nella distilleria alla periferia di Nocera Inferiore Sammartino abbia già iniziato a selezionare gli ingredienti per produrre un whisky “in grado di far percepire l’anima del territorio”.
Nel frattempo ha ritirato a Milano, con lui l’inseparabile Anna Rufino, due riconoscimenti che danno ulteriore valore al lavoro e alla ricerca di Officine Alkemiche, l’ampolla d’oro 2023 per Mycoast, il gin dall’anima mediterranea e per Gagà, l’amaro edonista. I due riconoscimenti li ha dedicati alla mamma.