Un anno fa la zona rossa, ora si spera, purtroppo con i soliti ritardi, nel vaccino. Ma l’ottimismo lo ritroviamo anche preparando un buon dolce
Eccoci. Manca poco alla vigilia del famoso annuncio del lockdown dello scorso marzo. Ricordo ancora il volto di tutti noi attoniti davanti alla TV quando l’allora premier, Giuseppe Conte, annunciò la chiusura. Era un sabato sera e, come da consuetudine, eravamo insieme ad altri amici a casa di Luigia e Gianfranco. Nella scorsa vita, quella “normale”, il sabato sera era usanza incontrarci per “stare insieme” a casa dei nostri cari amici, ma il “Mangiamo una pizza” di Luigia si trasformava sempre in una cena servita su una tavola apparecchiata di tutto punto dalla padrona di casa e accompagnata da ottimi vini scelti dal consorte.
Da allora non ci sono più stati momenti di convivialità. Ci sentiamo almeno una volta a settimana e ci riproponiamo di vederci, ma la prudenza che ci accomuna ci fa sempre rimandare a tempi migliori. Ma quando arriveranno? È la domanda che ci facciamo un po’ tutti da giorni. Dopo un anno speravamo di aver superato la pandemia e, invece, rischiamo la terza ondata.
Non solo. Rischiamo pure la seconda chiusura che, dati alla mano, sarebbe auspicabile, ma a quale prezzo? Il problema oggi è che il lockdown sembra essere l’unica soluzione, ma non la migliore. Mi spiego. Ieri mattina con la collega-amica Rosa abbiamo anticipato (si fa per dire) la delibera di De Luca. Sulla nostra chat di insegnanti discutevamo della chiusura delle scuole e, sia io che Rosa, la trovavamo una decisione saggia se poi alla sospensione delle attività in presenza fosse seguita la vaccinazione dei docenti. Dalle ultime notizie sembra saremo vaccinati a breve.
E per riprendere il pensiero di un altro caro amico, il pediatra e politico Vincenzo Stile, sono i vaccini la chiave di volta. D’accordo con il professionista nocerino, credo che non si possa chiedere l’ennesimo sacrificio ai cittadini e non trovare il modo di accelerare la campagna vaccinale. Lo so ci sono problemi di fornitura, ma i politici devono trovare una soluzione, è questo il loro compito. Chiudere le attività, bloccare il Paese e non vaccinare sarebbe l’ennesimo bluff che va in scena.
Ma credo di avervi tediato abbastanza con l’attualità. Passiamo allora alla ricetta della domenica proposta dal nostro blog Perle di dolcezza. Oggi ho deciso di sperimentare. Ho fatto un giro in Internet e mi sono lasciata ispirare. Mi ha colpito la ricetta del gateau cioccolato bianco e arancia. Considerati i tempi di lavorazione, 10 minuti in tutto, e stando al profumo che ha invaso la casa ne è valsa la pena. Provatelo e fatemi sapere se è piaciuto anche a voi.
Ingredienti: 500 g di ricotta, 125 g di zucchero, 100 g cioccolato bianco, 75 g amido di mais, 50 g succo di arancia, 3 uova, 1 scorza di arancia, vaniglia q.b. e zucchero a velo per la decorazione.
Istruzioni: Lavorare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Nel frattempo far sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria. Unire al composto di uova e zucchero, tutti gli ingredienti fino a quando l’impasto risulterà omogeneo e senza grumi. Infornare a forno preriscaldato a 180° per 45’. Sfornare, far raffreddare e spolverare con lo zucchero a velo.