Si celebra Sant’Antonio, protettore dei mestieri legati al fuoco, i pizzaioli fanno festa e la pizza napoletana conquista sempre più il mondo
Oggi, per il quarto anno consecutivo, i pizzaioli festeggiano Sant’Antonio, protettore dei mestieri legati al fuoco. “La decisione di rinnovare un’antica usanza ormai dimenticata – come scrive Luciano Pignataro su Il Mattino – fu presa sull’onda dell’entusiasmo provocata dal riconoscimento dell’Arte del Pizzajuolo Napoletano da parte dell’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità nel dicembre 2017: uno dei rari casi, forse l’unico, in cui l’oggetto ha dato lustro di notorietà all’Unesco e non viceversa”.
Il pizzaiolo e la pizza da alcuni anni hanno ottenuto una dignità che, in alcuni casi, è simile a quella degli chef. Questo grazie anche all’attività di giornalisti specializzati come Pignataro e dei media, il cambiamento degli stili di vita, un modo più “easy” di stare a tavola, hanno fatto sicuramente il resto
“Nell’ultimo decennio – hanno detto Domenico Fortino e Lorenzo Oliva delle pizzeria Wip – il mondo pizza ha fatto passi da gigante. La produzione di farine sempre più performanti, gli studi sugli impasti, sui tempi di lievitazione, sull’equilibrio degli ingredienti nella farcitura, sempre più ricercati, di alta qualità, e preferibilmente a Km 0, hanno dato vita a ricette nuove, gustose, complete”. E allora viva la pizza, viva Sant’Antonio.