Torquato “offeso dal titolo del Napolista ma in quelle parole c’è purtroppo lo scarso peso del nostro territorio”
Politica, economia e calcio. L’ex sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha preso spunto da non certo commentabile titolo del giornale on line “Il Napolista” (Il Napoli agli ottavi di Champions, tratta l’Ajax come una Nocerina qualsiasi) per tracciare una interessante analisi che porta ad una conclusione sconfortante, il nostro territorio conta poco o nulla nel panorama geopolitico decisionale ed economico. Sino ad arrivare a dire che “l’Agro nocerino sarnese è una somma di piccoli nani perché non c’è coesione, non dico gli obsoleti strumenti di Patto ed Agroinvest, ma neppure una normale Conferenza dei sindaci su base volontaria per le tematiche comuni come l’inquinamento e i trasporti”.
Poi va oltre sino ad immaginare la futura presidenza della Provincia di Salerno che Franco Alfieri, sindaco di Capaccio – Paestum, ha messo nel mirino, “in controtendenza con otto anni di presidenti espressione dell’Agro. È la conferma che non siamo andati oltre il distintivo. Eppure tutto tace”. Quindi, sintetizza Torquato, nessuno verrà ad investire nel calcio da noi se non come in passato è avvenuto, “a prezzo di azzardi e discrediti che ci hanno espulso dal calcio professionistico”.
Torquato non ha nascosto il suo disappunto sul titolo del blog napoletano, “sono rimasto colpito e offeso e mi scuso con i veri tifosi se non mi addentro in dibattiti calcistici. “Ma non credo che in questo momento – ha sottolineato l’ex sindaco – l’azzuffarsi su una cosa simile abbia senso se pensiamo alla guerra e alle bollette che fanno fallire, imprese e famiglie. Penso però allo spunto di una consapevolezza che né la tifoseria (che è parte di questa città) né la città intera e la sua classe dirigente (che non è solo quella politica), vogliono accettare”.
Poi aggiunge “essere finiti da dieci anni ormai nel tritacarne dell’irrilevanza va di pari passo con la progressiva irrilevanza del suo territorio. Solo gli ingenui non sanno che il calcio segue l’economia e quindi la politica. Che l’Avellino di Sibilia era innanzitutto l’Avellino di De Mita. Che la Salernitana di Iervolino è prima ancora la Salernitana di De Luca. Che Juve, Milan, Inter, Verona sono l’espressione dei loro territori economicamente floridi e politicamente rilevanti. Anche per le piccole realtà è cosi, penso al Sassuolo di Maipei”.
“Noi qui a Nocera, l’Agro intero, la stessa Cava de’ Tirreni – ha continuato Torquato – un tempo città con squadre oscillanti tra la serie B e la serie C, non abbiamo in giro ormai che dilettanti. Perché per fare lo sport che conta si deve essere espressione di un territorio che conta. Son dieci anni che mi sgolo a dirlo. E noi? Che siamo noi ormai se non attraversamento tra Napoli e Salerno? Se sanità trasporti e decisioni strategiche non abitano più qui”?