Tradizione e fede del martedì in Albis, blitz di un gruppo di tammorrari nel santuario della Madonna dei Miracoli di Montalbino a Nocera Inferiore
Il martedì in Albis, come da tradizione vecchia di secoli, i nocerini festeggiano la loro “pasquetta” salendo al santuario della Madonna dei Miracoli a Montalbino. Da alcuni anni, però, ufficialmente il pellegrinaggio è vietato per la chiusura, a causa del rischio frana, della ripida strada che conduce al tempio.
Questa mattina un gruppo di fedeli ha deciso di far risuonare nella chiesa, davanti alla Madonna, il suono vibrante delle tammore che hanno dato il ritmo a canti popolari. La notizia del raduno si è sparsa velocemente anche grazie ai social e questa mattina in tantissimi, alcuni provenienti anche dal napoletano e dall’avellinese, si sono presentati al santuario.
Ad imporre la regola del martedì in Albis fu, a metà del 1500, l’arcivescovo di Sorrento, nativo di Nocera dè Pagani, Carlo Baldini. A causa di alcune intemperanze che si verificavano ogni anno il lunedì in Albis, tra paganesi e nocerini, stabilì un calendario che regolava l’accesso al santuario nei giorni successivi alla Pasqua.
Il lunedì in Albis toccava agli abitanti di Nocera Sottana, il cui territorio corrispondeva alle attuali città di Pagani, Corbara e Sant’Egidio del Montalbino, il martedì in Albis agli abitanti di Nocera Soprana, le attuali Nocera Inferiore e Nocera Superiore. A loro volta i nocerini si suddivisero il calendario, il martedì toccava salire al monte ai contadini, il mercoledì ai commercianti, il giovedì i macellai e nobili, gli unici a quell’epoca a potersi permettere di comprare la carne da consumare al termine del pellegrinaggio.