Dopo la Giordania e l’Arabia Saudita nuova missione di Dario Guerrasio, ha portato la pizza ad Erbil, capitale del Kurdistan iracheno
di Micol Gaia Ferrigno
Il Kurdistan è un vasto altipiano situato nella parte settentrionale e nord-orientale tra la Turchia, l’Iran, l’Iraq, la Siria e l’Armenia. Erbil è la capitale del Kurdistan iracheno. Si trova a circa 70 chilometri da Mosul, l’ex roccaforte dell’Isis. Lo scorso anno Papa Francesco visitò entrambe le città. Ad Erbil da alcuni giorni si mangia la pizza napoletana. Ci ha pensato Dario Guerrasio che da alcuni anni si cimenta a far conoscere nel mondo la pizza. Dopo Amman in Giordania, Ryad in Arabia Saudita, Guerrasio è tornato in Medio Oriente. Questa è l’impresa più ardua anche per la posizione geopolitica del Kurdistan.
“Quando mi è stata proposta questa consulenza – racconta Guerrasio – ho avuto un pò di timore, ma non ho esitato un attimo ad accettare. Amo il mio lavoro e non lo definisco nemmeno tale perché mi diverto e siamo portatori di felicità. Erbil è una grande città che negli ultimi anni ha goduto di una sicurezza sconosciuta a molte altre regioni del Paese. È stata anche un baluardo contro l’avanzata dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) nel nord dell’Iraq”.
Dario Guerrasio, dunque, accetta la sfida nonostante le tante difficoltà legate anche all’approvvigionamento delle attrezzature e della materia prima. “Ho incontrato – continua Dario – ragazzi semplici e straordinari con i quali ho iniziato a lavorare”.
“Io sto insegnando loro come fare una buona pizza, loro mi hanno spinto ad avere coraggio nel credere nella bellezza di un sogno, quello dell’unità dei popoli, della cura e del sostegno dell’altro. – ha continuato Guerrasio – è il sogno universale che abbatte le barriere dell’indifferenza, dell’individualismo, della diversità. Anche la pizza serve a questo creando momenti di convivialità”.