La carta solidale dell’Inps battaglia tra maggioranza e opposizione, De Maio difende i suoi “non chiedo l’Isee” Lanzetta “caccia alle streghe”
“Nulla di illegale ma è una questione di opportunità rispetto al ruolo istituzionale e amministrativo che si occupa”. È il concetto manifestato dai consiglieri di opposizione al Comune di Nocera Inferiore, Antonio Iannello, Antonio Romano, Pasquale D’Acunzi, Rosa Giordano e Giuseppe Odoroso che hanno firmato una nota nella quale sostengono che alcuni componenti della giunta comunale e consiglieri comunali di maggioranza avrebbero usufruito della Carta Solidale erogata dall’Inps a favore dei nuclei familiari il cui Isee non supera i 15 mila euro l’anno.
“Stentiamo a credere – scrivono – che quanto appreso corrisponda al vero. Apprendiamo con stupore che alcuni assessori e consiglieri dell’amministrazione De Maio sembrano risultare indigenti sebbene laureati e professionisti, tanto da dover usufruire dei benefici della carta solidale Inps. Sarebbe una vicenda scandalosa e offensiva nei confronti dei veri indigenti. Riteniamo che una situazione del genere meriti urgentemente un approfondimento da parte del sindaco e, in caso di notizia confermata, le immediate dimissioni degli assessori e dei consiglieri indigenti”.
Secondo quanto riportato dai consiglieri di opposizione, nell’elenco dei 1663 beneficiari, (nome e cognome sono tutelati dalla privacy) ci sarebbero le date di nascita di alcuni assessori e consiglieri. “Ci auguriamo – si legge nella nota dell’opposizione – che non si tratti di loro ma di altre persone loro coetanee”. La Carta Solidale, strumento voluto dal governo Meloni per aiutare le famiglie in difficoltà, prevede un contributo economico di 382,50 euro per l’acquisto di beni di prima necessità ed è assegnato automaticamente dall’Inps nei confronti delle famiglie il cui reddito Isee annuo è inferiore a 15 mila euro.
LA REPLICA
Immediata la replica del sindaco Paolo De Maio. “Non capisco – dice – come la carta solidale rilasciata dall’Inps possa essere un problema politico/amministrativo. La carta solidale è una misura accordata direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in base alla situazione reddituale dei cittadini. Non ho mai chiesto ai consiglieri e agli assessori il loro Isee, e su questo possono confermare anche quella parte di consiglieri di minoranza, altrimenti avrei dovuto farlo anche per loro. I consiglieri infatti sono stati scelti dalla cittadinanza per essere rappresentati – qualunque sia il loro ceto sociale – gli assessori direttamente dal sottoscritto per le loro competenze, capacità ed esperienze. Trovo questa caccia alle streghe di cattivo gusto e lesiva della privacy della nostra squadra di governo”.
L’ALTRA ANIMA DELL’OPPOSIZIONE
Sulla vicenda è intervenuta anche Tonia Lanzetta, consigliere comunale di opposizione. Ha pubblicato su Facebook il suo pensiero corredandolo con un disegno in cui si raffigura una strega bruciata viva su un rogo. “Non so – scrive – se sia più grave insinuare senza sapere o essere indigenti e non saperlo. Nel comunicato dei colleghi di opposizione consiliare si sostiene che alcuni componenti del consiglio e della giunta siano beneficiari del bonus Inps, lasciando immaginare chissà quale scenario occulto dietro l’inserimento nella lista. Mi chiedo, ma se pur fosse, perché non chiedere controlli a chi è deputato a farlo dalla legge, e penso alla Guardia di Finanza, piuttosto che accendere un ventilatore pieno di fango? Se vi sono paventati dubbi sulla legittimità della lista perché non approfondire rispolverando anche qualche commissione di garanzia da tempo addormentata? L’opposizione svolge un ruolo serio che non può essere ridotto al “si dice” davanti ad un bar, rispolverando una antica caccia alle streghe che ha il sapore del tardo medioevo quando la politica era appannaggio solo delle classi benestanti e non per gli indigenti. Infine mi auguro che gli indigenti veri siano sempre meno e che non sia una data di nascita ad insinuare dubbi infamanti se non fondati ovvero difficoltà economiche non palesate e rese pubbliche”.