Ma anche l’amore del volo e del karate. Tra amicizie, passioni e famiglia. In un compleanno per niente scontato. Come un mosaico
E’ riuscito a mettere insieme in una sola serata tutti i tasselli di un mosaico, quello della sua vita. Il maestro di karate Giovanni Costabile, i compagni di scuola, gli amici della radio e della televisione, chi lo ha avvicinato al volo ed i colleghi piloti di Alitalia. Ed ovviamente la moglie Ermelinda, i due figli Pierluigi e Lanfranco, la “bambina”, sua zia Giovanna, 90 anni portati splendidamente, forse l’unica persona che lo spinge a tornare a Nocera con una certa frequenza.
Franco Marrazzo li ha voluti tutti intorno a se per i suoi primi 60 anni. Un compleanno come tanti altri, dirà qualcuno. Certamente sì. Ma dietro alle 60 candeline che a fine serata il nostro amico ha spento, si nascondono pezzi di storie che hanno caratterizzato fenomeni anche sociali come quello delle radio libere, una volta si chiamavano così, siamo all’inizio degli anni Settanta e la prima televisione privata dell’Agro nocerino sarnese, Rta Teleagro, era il 1978.
Franco Marrazzo, insieme a tanti amici, ne è stato protagonista. Il suo nome è legato a Radio Erta che riuscì a contrastare l’egemonia di Rda. Sino ad arrivare alla loro fusione che portò alla nascita di Teleagro. Allora non c’era il digitale terreste e non c’era il satellite. Non c’era Internet. L’offerta televisiva era ridotta e l’appeal di radio e tv libere era altissimo rispetto ad oggi. Insomma incontrare per strada il giovanotto che parlava in radio o appariva in tv era ben altro rispetto ai nostri giorni.
Da quella esperienza radio televisiva è nato un gruppo di professionisti di grande valore. Sia tra quelli che hanno continuato su quella scia, come chi sta scrivendo; sia per chi ha deciso di fare altro.
Dietro quella torta fatta arrivare da Catania, dove il nostro amico vive, anzi fa base considerato il lavoro che fa, ci sono storie di amicizia che si incrociavano con un hobby che era un lavoro. Ma non lo sapevamo. E poi passioni, amori, dissapori, idee e progetti.
Tutto si è materializzato il 31 ottobre scorso. Ed ecco scorrere in poche ore momenti di vita. A tessere la tela è stato lo stesso Franco che ha organizzato tutto nei minimi particolari. “E pensare che non voleva far nulla”, mi ha confidato la moglie Ermelinda che di cognome fa Auteri. Tifosi della Nocerina vi dice qualcosa? Infatti è la cugina dell’allenatore dell’ultima serie B rossonera.
Un perfetto showman quando ha preso in mano il microfono quasi non fossero passati tanti anni prima dell’ultimo disco fatto girare in radio oppure l’ultima ripresa fatta con una telecamera della tv. Ed ha snocciolato il percorso della sua vita con una semplicità naturale.
Volutamente non ho fatto nomi. Ma sono obbligato a farne uno solo, quello di Guerino Buglione, allegria innata e voce straordinaria. Oltre che amico fraterno. Ci ha lasciato troppo presto. Ma la sua presenza l’altra sera quasi si toccava complice un audio fatto sentire in sala.
Il compleanno di Franco è volato via come un Md 80, “aeromobile che potrei guidare ad occhi chiusi”, ha detto. Ora attendiamo il prossimo atterraggio. Per rimettere insieme pezzi di vita nati da passioni condivise come quella del karate, della radio, del volo. Dell’amore e dell’amicizia.