Nel tradizionale scambio di auguri con il giornalisti il vescovo Giudice ha invitato ad una “comunicazione fresca e buona come il pane e che non avveleni”
“La comunicazione deve essere semplice, fresca e buona. Come il pane. Non deve avvelenare le persone ma nutrire”. Lo ha detto questa mattina il vescovo Giuseppe Giudice nel tradizionale incontro natalizio con i giornalisti. Il pastore della diocesi di Nocera Sarno ha preso a prestito le parole di papa Paolo VI nel sottolineare quanto l’informazione sia importante ricordando che per i credenti la prima notizia è stata la nascita di Gesù Cristo.
“La stampa e la comunicazione – ha continuato il vescovo – oggi deve invitare a non avere paura, a non temere, a non utilizzare le parole come se fossero armi per distruggere. E poi ci vogliono i contenuti. Spesso leggo articoli che hanno un bel involucro ma dentro non c’è nulla. Così come credo sia necessario che il buon giornalista è quello che riesce a far comprendere a tutti, con una scrittura o un linguaggio semplice, senza imposizioni”. Ed ha ricordato Sant’Alfonso che, per far capire a tutti le opere del Signore, le tradusse in dialetto napoletano.
Poi un paragone: “La comunicazione è come un bambino. Liberare la comunicazione, liberarla dall’involucro per andare al dono, alla sostanza del messaggio che oggi spesso non c’è. Una comunicazione per credenti e non credenti. Oggi va avanti una falsa idea di laicità. Bisogna essere attenti all’uomo, alle persone, alle istituzioni, ai sogni e alle angosce di ognuno. Non essere aggressivi ma nemmeno remissivi. Ed essere leali e onesti”.
Dopo lo scambio di auguri il vescovo ha donato ai giornalisti la sua lettera di Natale che aveva presentato durante il commovente incontro con i bambini e gli operatori sanitari della Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Nocera. La lettera, corredata dalle foto di Salvatore Alfano e racchiusa in un opuscolo, è un racconto per immagini che conduce il lettore nel reparto della Tin “per imparare ad apprezzare il dono della vita”. Il ricavato della vendita della lettera sarà utilizzato per acquistare apparecchiature da donare al reparto per continuare a portare alla vita i bambini nati prematuri. Ai giornalisti il vescovo ha affidato il compito di trasferire gli auguri di buon Natale alla Diocesi.