La storia del regista nocerino Angelo Serio, amato altrove, sconosciuto nella sua città. E’ stato il pioniere dei docufilm.
E’ la classica storia del “nemo propheta in patria”. Tradotto, è difficile che nella tua città ti vengano riconosciuti meriti apprezzati altrove. Un altro esempio è rappresentato dalla storia di Angelo Serio, regista cinematografico e docente in scuole di cinema, con esperienze internazionali ma sconosciuto a Nocera Inferiore, la sua città. Diversi anni fa, era il 2001, ha realizzato, con fondi anche comunali, il film documentario “Isa 9000”.
Racconta la storia del rapimento dell’attrice Isa Danieli (l’artista partenopea interpreta se stessa) da un produttore teatrale senza scrupoli (interpretato da Mico Galdieri, il leggendario produttore di Eduardo De Filippo e Roberto De Simone) che vuole farla clonare per ricavarne una copia perfetta da impiegare nei suoi spettacoli. Una banda di improvvisati ed improvvidi rapitori si occupa del sequestro, ma subisce il fascino affabulatorio dell’attrice che racconta le sue esperienze personali ed artistiche.
Nella pellicola c’è anche Lina Wertmuller, oggi al centro dell’attenzione per il premio Oscar alla carriera. Intervistata da Mimmo Liguoro del Tg3, sottolinea il valore artistico della Danieli. Il film ha ottenuto ottimi riscontri della critica tanto da aggiudicarsi tre stelle Morandini, la storica bibbia del cinema che ogni anno stila una sorta di graduatoria dei film e delle serie televisive. In particolare “Isa 9000” ha anticipato, e di molto, il linguaggio cinematografico diventato poi un vero filone nel quale si è cimentato anche, tra gli altri, Michael Moore. Questo film, però, non è stato mai proiettato a Nocera Inferiore. Forse, a distanza di oltre 18 anni, si potrebbe rimediare.